Il simbolismo della rosa
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Il simbolismo della rosa

Il simbolismo della rosa

Amore e Psiche
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 Arricchire, ossia aggiungere, è uccidere lo stato originario ed esprime una forma di trionfo sul tempo. Il tempo costruisce e toglie

Il simbolismo della rosa
Il simbolismo della rosa

 

Quando si comprende ciò, la coscienza balza a un livello superiore di consapevolezza. La superiorità domina il tempo, e la vera superiorità è concepibile solo nella dimensione del cuore che è la sede della regalità spirituale, dell'immobilità di chi osserva senza lasciarsi incantare, perché ormai su un altro piano rispetto allo stato comune. Il cuore, come già espresso in altre occasioni, è il luogo per eccellenza.

Il luogo (dal latino "locus" che ha la stessa radice etimologica di lux lucis= luce) in rapporto al cuore è associato al sole e al suo ritmo di espansione e contrazione che esprime vita. L'astro infatti, si espande all'alba e si contrae in prossimità del tramonto per ritornare ad essere il dì seguente. Attraverso il cuore noi nasciamo e moriamo in ogni istante, in un ciclo che va oltre la vita stessa. Le pulsazioni del sangue sono in un rapporto simbiotico con le nostre emozioni che tracciano un percorso alternativo a quello esteriore percepibile dai sensi, e quindi tutto interiore. Il simbolo del labirinto esprime questo concetto fondamentale e trova esplicita conferma oltre che nella praticità dei riti iniziatici, nel simbolismo della rosa.

I petali di tale fiore raccontano le esperienze terrene, del viaggio esteriore, ma è il centro il motore che offre la spinta ad ogni cammino. È nel centro, il cuore, la meta ultima di ogni omega percorso. Ogni viaggio di andata e di ritorno è li che trova il suo compimento. Il centro di ogni fiore è pertanto rapportato al cuore ed è un simbolo solare.

L'Alfa e l'Omega rappresentano Dio. Nello specifico della rosa questa va colta nella sua integrità se rapportata al suo bacino d'origine che è il Medioriente. Le spine del gambo proteggono ciò che è divino e inaccessibile a tutti. È un concetto questo estremamente aristocratico che in Europa sarà appannaggio delle committenze templari che dirigeranno i lavori delle cattedrali.

La rosa, simbolo di prestigio temporale oltre che spirituale (la troviamo infatti di decoro nell'arte iconografica dei sultani) esalterà la sua magnificenza in rapporto al culto della Madre espresso aristocraticamente nell'Europa medievale dall'immagine della Madonna, interpretazione templare della dea Madre universale (vedi a proposito Bernardo di Chiaravalle). La rosa fiore si ricollega nel mondo mediorientale alla rosa del deserto ad indicare la sconfitta dell'aridità umana, ma anche, al contrario, in un cammino esoterico, l'importanza del deserto e del silenzio nell'ascesa dell'anima verso una forma di spiritualità nobile.

Il simbolismo della rosa, grazie all'opera di universalizzazione operata da Federico II di Svevia, approda in Europa nella poesia siciliana di ovvia ispirazione sufi e araba, e trova il suo espletamento nel componimento di Celo D'Alcamo "Rosa fresca e aulentissima". Il profumo che emana la rosa è intangibile e pertanto riconduce a Dio. Lascia parlare le suggestioni del cuore che trapassano le esperienze umane. I rosoni delle cattedrali riproducono su pietra questo eloquente significato. Sono un esempio di sincretismo visivo e olfattivo che spinge l'uomo a elevarsi sul piano delle percezioni sensoriali per ritrovare se stesso e Dio.

 

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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