L'uomo nero e la cultura della menzogna
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L'uomo nero e la cultura della menzogna

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l'Opinione
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Si parla tanto di immigrazione e in tanti sono disposti a ritornare sui propri passi per l'escalation di attentati degli ultimi tempi.

L'uomo nero e la cultura della menzogna
L'uomo nero e la cultura della menzogna

 

Anche i cosiddetti buonisti incominciano a rendersi conto che questa politica di estrema apertura minaccia seriamente la nostra civilta' e che forse dietro la "cultura" dell'accoglienza si nascondono biechi interessi che vanno dagli intrallazzi di chi ci amministra, all'estinzione della razza europea. Si e' capito che i cosiddetti uomini neri, senza offesa per alcuno, sono altro rispetto alle tanto propinate risorse e che il termine "civilta'" non puo' e non deve essere considerato statico ma si evolve di pari passo con i tempi. Oggi, con la cultura del denaro come valore essenziale capace di coomprare la stessa dignita' di un individuo, il termine civilta' a torto o a ragione non puo' essere usato per chi viene da un territorio in cui il denaro e' una chimera che serve a tutto e a nente dal momento che in qel territorio nulla puo' essere acquistato.

Il miraggio del denaro plagia cosi' individui che pur di ottenere il mai desiderato perche' mai immaginato, vendono se stessi inconsapevoli del fatto che nella vita ci sono cose senza prezzo, aleatorie per alcuni perche immateriali, eppure fondamentali, come i sogni che ci rendono Uomini, oltre alla suddetta dignita'. Ed e' cosi' che neanche tanto sorprende la lettura di articoli redatti da testate serie e considerate attendibili in cui si parla di arruolamento nell'Isis dietro paghetta di poveri sventurati immigrati come attentatori o kamikaze. Un ideale che menziona l'uso di danaro perde ogni attributo nobile che lo spoglia di tutto, lasciando solo l'ossatura di una sottocultura malata e spietata dalle origini. Ormai e' troppo tardi per tirarsi indietro. L'uomo nero e' qui piu' presente che mai. Ha conseguito la sua forza, il potere numerico. Sono piu' di noi e non serve piu' a chi li strumentalizza dall'alto preservare le nostre citta' da eventuali attentati, perche' loro ormai a migliaia sono arrivati. I patti saltano una volta conseguiti gli obiettivi e dietro questa storia di sbarchi e traffici un altro discorso pian piano emerge dalla bufera di misteri e notizie trafugate molte volte fondate sul nulla.

L'obbligatoreta' dei 12 vaccini che distoglieva l'attenzione da quanto avveniva nel modo e nei nostri porti, si scopre non essere slegata dal "disegno" dell'uomo nero,ossia dal sogno di invaderci e sottometterci. Chi ci guadagna oltre ai soliti ignoti??? Senza dubbio le case farmaceutiche con la storia vecchia quanto il mondo di prevenire nel miraggio di una vita sana e duratura di noi Italiani, eventuali infezioni importate. Eventuali perche' questi vaccini obbligatori, senza i quali un bambino perde il suo diritto agli studi che una repubblica democratica non dovrebbe negare, sono delle vere e proprie bombe autorizzate che, anziche' preservare, condannano all'estinzione. La cultura per principio dovrebbe proteggere dalla confusione e svolgere un ruolo chiarificatore in una societa' finalizzata alla sua affermazione etica. Ma quale cultura? Di certo in questa storia di uomini neri se ne vedono tanti e dopo svariati g iri di parole si ritorna al punto di partenza. Ossia che oramai e' tutto un traffico di vite per il potere di chi cvi vuole in pugno a tutti i costi, e si erge ad assoluto dominatore del principio di vita e di morte.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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