Medjugorje e le paludi della speranza
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Medjugorje e le paludi della speranza

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l'Opinione
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I pellegrinaggi verso i luoghi di fede si può dire siano nati nell'uomo prima ancora di essere tracciati su mappe geografiche.

Medjugorje e le paludi della speranza
Medjugorje e le paludi della speranza

 

L'uomo da sempre viaggia dentro di sé alla ricerca o alla riscoperta di quel fattore universale che attraverso l'anima lo riconcili con l'Infinito. L'autenticità della fede è stata nel tempo, con l'avverarsi delle prime comunità, sostituita dalle istituzioni con l'obbligo d'incanalare e incesellare la spiritualità individuale, facendo perdere molto spesso nell'uomo il richiamo verso la Verità.

Le istituzioni sono regolate e rappresentate da uomini che nel bene e nel male ne portano avanti l'esistenza consolidata in tradizioni, ma è con la confusione generata tra Potere e Potenza che la religione ha conosciuto il suo oscuramento. Se il potere è legato alla sfera empirica e materica dell'individuo, la Potenza rimanda inequivocabilmente alla sfera spirituale e soprattutto energetica, a prescindere che queste siano di origine immanente o al contrario trascendente. Quanto più prevale il concetto di Potere, tanto più la religione si mondanizza smarrendo le vie che riconducono al Credo.

Nel Medioevo il potere temporale esercitato dalla Chiesa ha determinato un vero e proprio traffico di reliquie con il conseguente passaparola di presunti o veri miracoli operati molto spesso da santi fittizi provenienti da eminenti famiglie papaline o comunque aristocratiche. Il turismo religioso segue paradossalmente i contorni della società che gli corrisponde e, quanto più è in calo il fermento spirituale, tanto più è in crescita esponenziale, in virtù delle richieste di miracoli che illustrano una religiosità tutt'altro che coltivata con la dovuta passione, ma spicciola e affidata alla necessità del momento.

Oggigiorno la realtà virtuale ha stravolto le esigenze spirituali dell'uomo, sfaldando i confini tra l'ambito fisico e ciò che è legato al sovrasensibile. E' virtuale ciò che rappresenta il reale in fieri, ma è anche vero che tale definizione non ha mai trovato un riscontro oggettivo, in quanto soppiantata da un crogiuolo di realtà parallele nutrite di false informazioni con cui curare i sempre più presenti e crescenti mali dello spirito.

E' vero ciò che il potere mediatico ci vuole far credere o che appare all'occhio ingenuo e ignaro incapace di riconoscere le magagne celate. Le suggestioni di gruppo si sono sempre verificate, ma oggi il supporto virtuale rende ancora più complicato discernere ciò che è apparente da ciò che è reale. Alla luce di ciò, si comprende la determinazione dei due vescovi nei confronti delle apparizioni di Medjiugorje, testimoni di una Chiesa che mai si mostrerà rinunciataria o disposta a ridimensionare la sua posizione egemonica, in quanto 'unica detentrice oltreché interprete dei misteri divini.

 

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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