Il valore dell'humanitas e i naviganti delle stelle
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Il valore dell'humanitas e i naviganti delle stelle

Il valore dell'humanitas e i naviganti delle stelle

Amore e Psiche
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Tralasciando la radice “hum” che nella parola humanitas  riconduce l’uomo creatura alla  sua essenza fertile, nonche’ vitale, da cui si rigenera continuamente dando alla luce la sua esistenza, il termine succitato apre  nuovi scenari di comprensione.

The Keeper Painting by Valeri Tsenov
The Keeper Painting by Valeri Tsenov


La sua attualizzazione nelle epoche pone in evidenza il suo carattere omnicomprensivo che abbraccia la sfera dei sentimenti e le  derivazioni empatiche. Essere umani è avere la capacita’ di immedesimarsi nelle tragedie o sconfitte altrui perché si proviene dallo stesso plasma della Natura fertile e produttiva. Da Terenzio a Cicerone e via discorrendo  il termine “Humanitas” e’ andato acquisendo altri innumerevoli attributi che lo hanno avvicinato al concetto di progresso. Alla capacita’ amorevole insita nel cuore umano si e’ giunti ad altre qualificazioni legate ai processi di civilizzazione e culturali che hanno sollevato altre questioni ineludibili dal concetto di humanitas che viene cosi’ circoscritto ad ambiti culturali e geografici di comune familiarita’. L’Humanitas da concetto e oggetto di speculazione filosofica ha finito con l’includere aspetti non solo culturali come l’identita’di un gruppo accomunato da stessi principi e formazione. L’opera di civilizzazione che e’ seguita con l’intento di “umanizzare” altre realta’ e comunita’ antropiche distanti spazialmente ma anche temporalmente perche’ considerate arretrate rispetto ai livelli raggiunti dagli altri, ha fatto si’ che la spinta espansionistica di intere fette del pianeta si arrogasse il diritto di investire altrove inculcando arbitrariamente la  cultura di provenienza. L’Humanitas primordiale si scontra quindi con multistrati aggiuntivi. Da qui lecita la domanda, siamo tutti parte di una radice comune? Tralasciando il concetto di razza obbligato ad essere taciuto oggigiorno, e’ giusto soffermarsi sull’acquisizione di diverse linee evoluzionistiche che non farebbero discendere tutti dai cosiddetti primati. Premettendo che ogni forma di vita va comunque rispettata a prescindere, sottolineare all'interno della Natura le giuste distinzioni non può che avvicinare l'uomo alla Verità e nel contempo educare a un maggiore rispetto per tutte le forme di vita a noi simili o dissimili.

L’Humanitas che i classicisti riconducono ai pilastri delle culture occidentali, ossia al mondo greco e a quello latino ha spalancato le porte agli studi antropologici e alle analisi delle varie etnie collocate singolarmente e apprezzabili nelle loro identitaria diversità. L'area mediorientale gia’ a suo tempo riconosciuta come fucina dell'evoluzione umana, attraverso anche lo studio degli etimi  ha permesso di appurare l'esistenza di una realtà antropica ancora misteriosa o forse considerata tale per non destare alcuna forma di discriminazione sulla sua originaria superiorità. Il popolo ariano apre da studi attuali nuove spettacolari visioni sul legame gia’ in precedenza assodato col cosiddetto popolo delle stelle che avrebbe infuso nell'uomo il seme di appartenenza al sistema celeste e universale. Dei e semidei  sarebbero il riflesso della luce cosmica in apparenti vesti umane, giunti a noi su velieri cosmici, naviganti dell’Universo.La Syria, terra del sole, nasconde al suo interno questa interessante familiarita’ con il popolo luminoso degli astri, nonche’ la sua importante devozione verso il sole e il fuoco sacro che vediamo brillare sugli antichi esempi di are. Are, altare e Ariano hanno la stessa radice etimologica che ci riporta ai primordi di una realta’ tutt'altro che umana,  se si considera la provenienza da altri infiniti mondi.

 

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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