L'esecuzione di un'opera e i suoi misteri
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

L'esecuzione di un'opera e i suoi misteri

L'esecuzione di un'opera e i suoi misteri

Amore e Psiche
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Chi attinge il latte dalla madre è egli stesso parte della sua unicità universale. Il colore dell'incarnato del figlioletto che in questa superlativa opera di Guido Reni succhia il latte dalla figura materna, è lo stesso. Essi sono difatti un corpo unico.

Guido Reni - Carità 1630 ca, olio su tela
Guido Reni - Carità 1630 ca, olio su tela

 

Attraverso l'arte figurativa ciò che è ordinario acquisisce un taglio universale e la forma inevitabilmente diviene icona. Il taglio orizzontale dell'insieme presente nell'opera acquisisce uno slancio verticale che la universalizza e pertanto conferisce all'esecuzione quella aura metafisica. Il corpo ascende e ciò viene suggerito dall'unico blocco della pietra su cui va a incidere lo scultore. Dalla pietra non levigata emerge poi il tronco su cui va a lavorare lo scalpello dell'artista. In questo albero e roccia mostrano una contiguità plastica che conferisce ulteriore sacralità all'opera stessa. La dimensione sacra è già nella materia e sta alla qualità spirituale e manuale dell'artista tirarla fuori. Lo stesso Michelangelo espresse a proposito delle sue sculture di aver liberato dal blocco la forma. Nel visibile c'è traccia dell'invisibile che permea tutte le cose e l'artista è l'artigiano, ossia colui che s'incammina sul percorso della verità attraverso il lavoro che gli richiama l'opera. Questa è quindi traslazione visiva del cammino spirituale e altresì manuale dell'artista artigiano.

"Artigiano" è una parola composta da "ars-artis" che contiene la radice etimologica della parola "verità" e "giano" da "eo-is-ivi-itum-ire": paradigma del verbo "andare".

A prescindere che l'artista sia animato o meno da profonda fede, lo slancio verso l'Assoluto è in lui e in lui la corrente energetica che lo pone in simbiosi con il Creatore del Mondo. La consapevolezza è altro. È quanto noi acquisiamo e riscontriamo nell'artista attraverso la scansione visiva dell'opera. La corporazione medioevale che affraternava gli aderenti allo stesso mestiere, non è quanto noi immaginiamo. Non era una struttura fredda di tutela, ma un luogo fertile di scambio di elaborazioni e concetti e di favori legati a utenze e mecenati. Le corporazioni erano vere e proprie famiglie estese dove spesso maturavano conflitti ma anche fioriture artistiche. La sana competitività era spesso rovinata dall'intromissione di interessi legati alla risonanza fruttifera del mecenate. Il servilismo e la sudditanza riguardo al prestigioso committente influiva sulla lavorazione dell'opera che andava eseguita secondo la richiesta del committente. Al genio il compito di aggiungervi il carattere e la propria impronta sempre in linea con la richiesta ricevuta. La magia è in quel particolare velato o nascosto dal genio, impresso nell'opera e che è sfuggito agli addetti ai lavori del suo tempo e alla committenza, estendendo il carattere enigmatico dell'opera ben oltre il suo tempo. È quanto noi riscontriamo nelle opere di Leonardo, in particolare nella Gioconda e nell'Ultima cena che mai finiranno di comunicarci e di trasfonderci nuove emozioni, tacendo i loro enigmi indecifrabili.

Ho scritto e condiviso questo articolo
Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

Ti potrebbero interessare anche:
home-2-ads-fsp-cca-001