Il cuore e gli animali nella tradizione dell'anima
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Il cuore e gli animali nella tradizione dell'anima

Il cuore e gli animali nella tradizione dell'anima

Amore e Psiche
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Il cuore è una costante nella Natura, e lo ritroviamo come formazione di quelle parti e in rapporto a quegli esseri che sembrano slegati dalla materia pur appartenendole, come uccelli, ali e mani. Nel cuore, come ricorda la raffigurazione in sé delle due ali che s'incontrano, c'è l'impronta di una coppia.

Il cuore e gli animali nella tradizione dell'anima
Il cuore e gli animali nella tradizione dell'anima

 

C'è sospensione nell'essere un cuore, flessibilità e silenzio. La ricerca della propria identità nel corrispettivo dell'altro con cui avviare una famiglia e l'estensione della specie. Le manifestazioni conducono al cuore che è forma ed estensione tangibile di ciò che è umano e altro pure, oltre che animale. I cigni con le gole definiscono un cuore, fluttuando leggeri, quasi immobili sull'acqua muta dello stagno che attraverso di loro diviene uno specchio che mostra vita tramite i cerchi concentrici che le onde compongono e riconducono al centro, al cuore quindi, che è il punto di partenza e il centro che diviene luce formante.

Lo stesso dicasi delle gole dei fenicotteri e dei volti di alcuni uccelli. L'aria disegna nell'intangibile la verità, stupendoci della sua flessibilità che riporta alla luce dei sentimenti.

I colli degli uccelli sono evocazione che si trasmette e riproduce con simboli e disegni. Il cuore celtico è un simbolo ricorrente nei legami d'amore irlandesi che ritroviamo impressi anche su monili e posate. L'abitudine si fa tradizione se contiene l'ineffabile proprio della dimensione del sentire, dove ritroviamo appunto i sentimenti. Il verbo "to feel: sentire attraverso la corda dei sentimenti" riconduce a "to sleep" e alla sua dimensione sognante a cui si richiama il termine "shep: pecora" che a sua volta si collega al termine "shape: forma". La forma per i popoli nordici è un mezzo attraverso cui passano contenuti. È fluttuante come lo è la dimensione del sonno e lo stato ovattoso che lo caratterizza. Il legame tra il verbo "sognare: to sleep" e il vocabolo "shep: pecora"  è evidente ed è traslato anche nella nostra cultura atteaverso il detto: "Se non dormi conta le pecore".

La luce come stato di contemplazione in cui la mente si assenta è nel colore bianco che ritroviamo nelle tenebre dei principi in cui si fa luce e la luce diviene musica. La pecora e il cigno sono i simboli delle dinamiche del sentire nella dimensione culturale tradizionale celtica di Irlanda e Galles dove la credenza degli animali parlanti è tuttora molto forte. La luce legata alle tenebre è anche delle culture desertiche mediorientali, in particolare di quella ebraica in cui però l'animale è sempre in funzione di una conseguenza, come l'espiazione delle colpe e redenzione, quest'ultima in particolare nella tradizione giudaico cristiana, e di ringraziamento in quella ebraica. È presente anche come metafora dell'animo umano. L'animalismo nordico è espressione del paganesimo che ha radici artiche e siberiane da cui deriva anche il comparto culturale scandinavo. Nonché la tradizione più autentica dello Sciamanismo.

Ho scritto e condiviso questo articolo
Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

Ti potrebbero interessare anche:
home-2-ads-fsp-cca-001