Il sorriso e il volto disteso o stranito accalorano. Contagiano le labbra che si appianano sul volto contratto degli altri, facendo emergere il sole dentro gli occhi. La scena si risveglia e si solleva il sipario, mostrando oltre la parete in fondo, altri orizzonti che nella cecità distratta o compressa non spiccano.
Il cuore innamorato è un camino acceso che riscalda e rischiara la stanza, ammorbidendo le pareti. Così l'umanità che ci passa accanto è muri e confini, e tanto altro serbato dentro che aspetta la giusta scintilla per scomodare le corde delle emozioni. Tra tanti distratti e assorti, ciascuno chiuso nelle proprie gabbie, che ci passano di fianco per strada tutti i giorni, ci sarà sempre chi si sentirà vicino al cuore che ama e sorride al punto da diventare propaggine di una tenera storia che continua e prosegue per conto suo nella discrezione dell'altrui sfera privata.
Nella contrazione è l'inverno. L'irrisolto che opprime e non trova la svolta. È una casa spoglia col portone serrato, che ci guarda dall'alto tetto, come un gigante dalle spalle possenti che non lascia splendere l'anima che ha dentro di sé.
Siamo tutti la storia di qualcuno e raramente il calore eterno che si espande per strada all'unicità di due cuori che rintoccano all'unisono e si toccano nel cielo della distanza. Tutto è sibilo dell'amore. Anche il vento che fruscia tra i capelli e fischia nelle orecchie. Tutto col cuore caldo e aperto ha le sembianze della sospirata presenza di chi amiamo e del suo costante ritorno con la risacca della nostra memoria.
Leggi la poesia: Nella danza del fuoco