Il Destino è il risultato di ciò che noi diamo e mettiamo in tutte le cose. È il frutto dell'amore. Un amore finito male lascerà segni che piegheranno il corso del nostro destino inevitabilmente, verso il bene o al contrario verso il male.
Il destino sa essere spietato verso chi troppo dà a chi poco gli invia di rimando. Si basa sulla legge degli equilibri e delle proporzioni, che regge tutto l'Universo. Non gradisce lo spreco del cuore e la riconoscenza è per lui un valore irrinunciabile. Essere grati sempre è l'unica via verso la liberazione dalle trame stringenti della contingenza in cui si esprime la materia. La gratitudine, altresì riconoscenza, ci salva e ci libera. È grazie a costei se sviluppiamo un altro modo di osservare e concepire la realtà. Se secondo il principio del decadentismo romantico la gioia di oggi diviene dolore in un tempo successivo, alterandosi come succede alla bellezza sul finire della giovinezza, l'opposto accade se si tiene conto della vita come di un processo di continue risposte alla gratitudine. È cosi che ciò che appare sofferenza sul momento, diviene gioia nel tempo. È questo l'insegnamento che ci deriva dalla psicanalisi secondo cui il destino non sarebbe che un prodotto delle scelte umane, quindi elemento complementare e risolutivo del libero arbitrio inteso come facoltà riconosciuta a pieno titolo all'uomo messo nella condizione di deliberare e autodefinirsi. Se così fosse, la creatività si contrarrebbe dai suoi orizzonti lontani. Ed è quanto sta accadendo secondo il Pensiero Unico per cui a ogni causa si fa corrispondere uno o più effetti prestabiliti, rendendo la libertà schiava della logica. Lo scientismo moderno sta difatti prevaricando sullo spirito intuitivo che ha visto in passato l'uomo in coeso rapporto con la Natura. Il ridimensionamento dello spirito comunitario presente nella società odierna sta procurando uno scivolamento delle attitudini umane su di un binario che corre in un'unica direzione, rendendo l'uomo succube di continue sperimentazioni a cui si affidano i contenuti del suo proprio destino.