Il linguaggio segreto delle mani
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Il linguaggio segreto delle mani

Amore e Psiche
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times
Bicci Neri Madonna col Bambino
Bicci Neri Madonna col Bambino

 

La dolcezza è nel tatto delle mani di chi la riceve e la sa ascoltare. Le nobildonne osavano tutto con le mani e tramite queste mascheravano la loro algida ritrosia. I guanti indossati dalle dame servivano anche a tale scopo.

Erano una guaina di nascondimento per coloro alle quali guardare l'altro diritto negli occhi era rimproverato in quanto gesto di scandaloso ardimento. La mano nuda è simbolo di purezza che dà e onora. È quanto ci resta ancora della primordiale corporea verginità. Le suore fino a due secoli fa avevano maniche lunghe a celare i polsi che potevano evocare nell'uomo quell'invito al piacere seduttivo.

Le mani parlano nei dipinti rinascimentali. Porgono e conducono a Dio. Insegnano e sono materne e paterne. Forgiano gli animi come artigiani alle prese col legno e con la creta.

La gestualità delle mani comunica il nostro subconscio. La mano esprime il nostro mondo velato e tradisce sentimenti di compassione e paura. È invitante la mano, perché danza e agisce nella moderazione. Da qui deriva la menzione di "mano morta" in riferimento ai suoli della Chiesa nel Medioevo non sottoposti a tasse e a dazi e pertanto alla consunzione del tempo espressa tramite la gestualità delle mani.

Come le conchiglie, le mani aprono e chiudono riportandoci al mistero sacro che risiede in noi. Sono la volta stellata e il suolo su cui incede il nostro passo. Siamo in cammino anche con le mani che ringraziano e solcano il velo delle preghiere e il deserto da altri mai percorso delle nostre lacrime.

Ho scritto e condiviso questo articolo
Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

Ti potrebbero interessare anche:
home-2-ads-fsp-cca-001