Giano e il suo bifrontismo lo ritroviamo e in rapporto a San Giovanni Evangelista e ai due solstizi, così come in rapporto a Gesù Cristo che conclude il Vecchio Testamento e inaugura il Nuovo.
San Giovanni ai piedi della croce è colui che riceve il riconoscimento del tutto nuovo di essere figlio di Maria e fratello non solo di Gesù ma di tutti gli uomini. È colui che quindi inaugura la nuova famiglia della Chiesa che si riconosce sotto la protezione del mantello di Maria, Madre universale. Giovanni assurge così al ruolo di santo protettore della nuova comunità ecclesiastica che da lui verrà traghettata fino alla fine dei tempi. Giovanni, il cui nome significa "dono del Signore" è l'ultimo profeta che introduce alla visione dell'Apocalisse, il racconto simbolico che traspone la storia dell'umanità su un piano superiore in cui il bene e il male si fronteggiano nella battaglia finale. Egli è pertanto la barca che trae in salvo con le profezie la comunità dei fedeli, accompagnandoli oltre l'età dello spirito in cui noi con la Passione, Morte e Resurrezione di Cristo ci troviamo a vivere.
A Giovanni sono attribuiti due personaggi chiave del Vangelo. Il primo, il Battista, è il cugino di Gesù, nato dell'ormai anziana Elisabetta, sorella di Maria. È colui che nasce da un prodigio e il suo compito si esaurisce nel preparare la via alla venuta di Cristo. Il primo Giovanni è essenziale alla figura del secondo, l'Evangelista, l'apostolo più amato da Gesù perché dolce, mite, di animo buono e anche perché portato a cogliere il messaggio simbolico che si nasconde dentro le parole di Gesù.
Mentre gli altri apostoli si soffermano con titubanza a perifrasare le parabole di Gesù e le sue ammonizioni, Giovanni scava nel profondo, scoprendo un mondo che lui sente proprio.
Come Lancillotto per Re Artù, egli è il primo cavaliere pronto a combattere al fianco del suo signore per una causa al di sopra del mondo e di tutte le epoche. Non è un caso che in suo onore è stato intitolato un cavalierato tra i più antichi, che si chiama appunto di San Giovanni.
Giovanni accompagna Gesù ai piedi della croce, fino al tragico momento del trapasso e con Gesù rimane interiormente al punto da non stupirsi su quanto accade dopo. A lui il dono di sognare visioni che anticipano il ritorno di Cristo ma in altra luce, in una dimensione che porterà in salvo i giusti. Egli, a differenza degli altri, ha il dono della visione del simbolo e della sua denudazione. Egli dimora nel Simbolo che è il Cristo, ed è nella luce della verità da porgere con una narrazione simbolica a tutti gli uomini che sono e che verranno.