Il Solstizio d'Estate, le apparizioni mariane e la Pentecoste. Il nesso invisibile del fuoco celeste
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Il Solstizio d'Estate, le apparizioni mariane e la Pentecoste. Il nesso invisibile del fuoco celeste

Amore e Psiche
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Solstizio  d'Estate. Cattedrale di San Sabino, Bari
Solstizio d'Estate. Cattedrale di San Sabino, Bari

 

Beati coloro che pur non avendo visto crederanno. È questa la benedizione che Gesù rivolge a tutti tramite Tommaso, comparendo davanti ai suoi apostoli dopo la sua Morte e Resurrezione. Sembrerebbe che Egli come unica traccia del Suo passaggio sulla terra ci abbia lasciato la Sua Parola filtrata dalla dagli Evangelisti.

Lui se n'è ritornato alla casa del Padre concludendo la Sua esperienza terrena. Così sembra, ma così non è. Egli ci ha lasciato in dono la capacità di saper cogliere lo straordinario che si compie quotidianamente davanti ai nostri occhi prima ciechi e che ci riporta alla Sua presenza.

Che cosa sarebbe lo Spirito Santo se non l'apertura di cuore e occhi a ogni messaggio mai ripetitivo e banale che ci arriva in svariati modi e che ci permette di volta in volta di cogliere il senso della vita? L'emersione dalle tenebre corrisponde all'apertura della vista ad opera di una luce non evanescente che colora il mondo e poi scompare, ma interna alle cose. Anche gli uomini antichi e pagani apprezzavano ed erano in grado di vedere tutto questo. Qual è allora la differenza tra la fede nella Natura rappresentata dagli dei pagani e la fede in Dio Padre a cui ci ha condotti il Figlio? La differenza è proprio nel superamento del confine della Natura. È trovare il seme di ogni cosa in Dio che prende forme concrete di uomo semplice senza vizi e virtù confinate alla natura terrena e da qui ci riporta al di sopra di tutte le cose, dov'è collocata la sua e la nostra originaria casa.

Gesù non ci ha abbandonati dopo la Pentecoste. Egli ha di fatto cosparso il cammino di ciascuno di noi di miriadi di segni, affinché lo trovassimo ovunque partendo da dentro di noi. A questo si aggiungono le apparizioni della Madonna in più angoli della terra e i miracoli dei Santi. I loro discorsi, le loro preghiere di intercessione presso il Padre.

La grande e sconvolgente manifestazione di Dio nella storia di tutti i giorni la si deve proprio a Maria, Madre di Gesù e di tutti noi. Apparendo sulla sommità di luoghi impervi o nelle grotte, ella ha posto un distinguo tra quanto definiamo Inferno e quanto è Inferi. L'inferno è l'attributo giudaico cristiano al luogo della disperazione post mortem a cui sono destinati tutti i peccatori. È il luogo della punizione divina per nulla metafisico e invece materico.

Gli inferi sono l'interno della terra, il regno delle tenebre del di sotto popolato secondo le tradizioni popolari da demoni e mostri. È il regno dell'Oltretomba per nulla punitivo e da cui si risorge nel ciclo naturale. È il regno della magia pagana, di Seth e Iside, come anche di Persefone Proserpina e Ade ai quali si rivolgono i primitivi riti solstiziali in rapporto al passaggio dalla primavera all'estate.

Maria, comparendo nelle grotte, dei monti o nelle grotte ha riportato il riflesso di Dio nei luoghi inaccessibili della terra e nelle profondità, scacciando demoni e mostri e vanificando tutto il corredo immaginifico pagano. Il riflesso del sole che si proietta attraverso il rosone principale della Cattedra di San Sabino di Bari, consacrata alla Madonna d'Odegitria, rappresenta nel giorno del Solstizio la luce di Dio che invade il mondo sulla sua superficie, trapassando anche gli Inferi.

Tutta la terra ne viene così purificata. "Purificare" ossia "fare col fuoco" dal greco "Pur-Puros" che significa appunto "Fuoco" da cui deriva anche l'etimologia "Puro". "Purificare" esprime la funzione catartica del fuoco divino secondo l'accezione giudaico cristiana, che non distrugge ma converte e trasmuta ciò che è terreno in eterno. Le lingue di fuoco dello Spirito Santo hanno proprio la funzione di modificare il tessuto interiore delle persone tramite l'esperienza di conversione che non è fine a se stessa ma è la finestra che permette al credente di proiettarsi dentro se stesso e scorgere la via di salvezza che lo slancia verso il Cielo. È in questo la missione di evangelizzazione condotta dagli Apostoli, nonché il valore della Conversione per tutti noi.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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