La perfida ammaliatrice, la vergine e l'ancella nell'immaginario femminile
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La perfida ammaliatrice, la vergine e l'ancella nell'immaginario femminile

Amore e Psiche
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Arazzo medievale, doma ed unicorno
Arazzo medievale, doma ed unicorno

 

Il sole versa sangue quando sorge e quando tramonta. Nel linguaggio archetipico il fuoco è attribuito al sangue e il legame tra il metallo e il sangue è il passaggio successivo dato dalla comparsa delle guerre nell'Età del Ferro, che ebbero protagonisti i fabbri.

La battaglia è quanto compare agli occhi del sole nella sua devastazione, ma gli intrighi che la preparano sono del regno della notte. Abbiamo visto nei precedenti articoli quanto la donna sia legata all'attività tessile che diventa determinante nel Neolitico. Tessere trame e intrighi è da sempre considerata un'azione tipica della donna che anticamente solo di facciata viveva in una condizione di subalternità rispetto all'uomo. In realtà, vivendo a contatto stretto con la servitù e occupandosi dell'organizzazione domestica, trovava il modo di imporre la sua volontà sul marito e i figli con tattiche e sotterfugi.

Si usa dire a riguardo che in casa è la donna che porta i pantaloni.

Alla dimensione della notte è legato il pensiero femminile ben espresso dal teriomorfismo del ragno che sa tessere la sua tela. Al verbo "Dominare" sono legate le parole "dominus-domina" e "Donna" così come "Domare" legato alle componenti selvaggia e altamente erotica, femminili. Checché se ne dica, il senso pratico nella donna è stato affilato proprio dalla sua evoluzione da bambina a Madre tramite il rito matrimoniale. Esiste la bambina gioiosa, l'adolescente preda sfuggente e tenebrosa e poi la madre, abile stratega che sa proiettarsi in tutte le situazioni ed è legata alla prole al punto di arrivare a compiere qualsiasi azione pur di ottenere determinati risultati e la conservazione della linea di sangue. Più dell'uomo cacciatore, è la donna da sempre la stratega sanguinaria e colei che ingerisce nella crescita dei figli, spesso deviandone il corso. È quanto succede negli ambienti mafiosi in cui sono proprio le donne a trascinare e a conservare nel tempo questa tradizione perversa.

In qualità di ancella, la donna anticamente svolgeva il ruolo di concubina e consigliera. Veniva consultata dal re e a volte dal sacerdote in via segreta perché considerata veggente. Come da me precisato in altre occasioni l'ancella è la vergine. L'androgine creatura completa. L'adolescente che con le mestruazioni perde il lato maschile e lascia emergere gli attributi femminili. La mestruazione veniva concepita come l'uccisione del lato maschile che generava sangue e ogni mese si compiva questo rito. La vedova nera che uccide il maschio indica a livello archetipico l'azione cannibalesca compiuta dalla donna di divorare il suo lato maschile passando da adolescente a donna.

Presso le tribù indigene africane e amazzoniche si ritrovano ancora rituali di passaggio che hanno questo severo e impressionante indirizzo. Più a Nord si va e più il lato selvatico della donna viene ammansito da un'educazione che la piega a una sorta di atteggiamento reverenziale verso l'uomo. Nelle società guerriere nordiche compare il simbolo maschile dell'unicorno a causare la prima mestruazione. È un animale fantastico, selvatico ma altresì docile che, conquistato dalle premure della giovinetta, la trafigge causando il ciclo mestruale.

Nell'antica Mesopotamia l'ancella era la consigliera del re e con lui si trasferiva oltre la morte nel firmamento. Per i Sumeri l'ancella che veniva sacrificata insieme al suo re ogni sette anni, si trasferiva sul pianeta Venere considerato della transizione. Il sacrificio a cui si sottoponeva l'ancella uccisa dalla freccia scoccata da un arco allo scoccare della mezzanotte apriva al viaggio notturno del sole che lo avrebbe portato al nuovo giorno. Eos, la dea dell'aurora nel mondo greco è non a caso una vergine, una dea a parte rispetto al dio del sole. È colei che, nel cielo che si ammanta di rosso, porge a tutti lo spettacolo del sole che rinasce.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.