Osservazioni sul paesaggio. Il trullo e la spada
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Osservazioni sul paesaggio. Il trullo e la spada

Amore e Psiche
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Abbazia di Mont-Saint-Michel (Manica, Francia)
Abbazia di Mont-Saint-Michel (Manica, Francia)

 

Il fuso gira sotto il comando della ruota spinta dalla donna. Ciò che è tondo parte già da un impulso rotondo. La rotondità in passato era ricerca e imposizione dell'ordine sul Caos che si esprimeva sulla pelle rugosa e segnata del paesaggio.

La primitivita' è nella roccia e la pietra che sporge per la sua originalità è il punto di riferimento della tradizione capitale. La sommità arrotondata di una roccia esprime nell'asperità selvaggia che la circonda la necessità di un ordine che non si estrapola dal Caos, ma che prosegue sulla stessa retta dal principio di origine. Il filo del fuso o del ricamo che si attirciglia e la sommità liscia di una pietra esprimono la stessa dinamica finalistica che inclina la cultura di pertinenza.

Il fuso è la trottola che trae origine dal caos a cui imprime un ordine che lo renda proficuo. È quanto ammiriamo nella ripetitività delle forme rotonde, accarezzate dalla cultura del passato. Il trullo in Puglia ne è un esempio. È l'azione dell'uomo che regola un paesaggio contraddistinto da pietre selvagge e cavità.

Ciò che è cavo richiama l'azione dell'uomo a dargli un senso. Ciò che è cavo merita di essere riempito di presenza e la cavità che l'uomo per prima ha conosciuto, è il ventre della propria madre. Il trullo partendo da qui esprime una rinascita al contrario. Un cilindro con un cappello a piramide tonda che rovesciato ricorda l'utero. La rinascita è dell'ordine da applicare al caos primordiale ed è quanto da sempre si prefigge l'operosità pugliese.

"Trullo", parente di "Trottola", significa "rotondo" ed esprime il bisogno di ordine e circolarità di una terra arsa dal sole. "Locorotondo" esprime l'intervento dell'uomo tramite l'agricoltura su un suolo pietroso e selvaggio. Così i muretti di pietra che delimitano i poderi sono espressione spontanea dell'esigenza di definire la proprietà, togliendo le pietre d'intralcio nel lavoro dei campi. La coltura è cultura e lo vediamo attraverso la trasmissione tramite i giochi. La trottola è un gioco antico che reinterpreta l'osservazione del paesaggio e il suo riflesso nel mare. Lo Stromboli appare all'orizzonte come un triangolo perfetto che sviluppa la sua immagine speculare sul velo di acque marine. Appare una trottola, uno "struombulo" appunto.

"Tarantella" e "tirullallero lallero lalla'" esprimono la prima il danzare salterellando in cerchio, il secondo è un'espressione verbale di incitamento a questo tipo di danza. La danza era anche una questione di equilibrio come suggerisce la danza classica sulle punte, nonché la più antica immagine della trottola e del carillon.

Il frutto è espressione dell'ordine sul disordine delle radici e della primordialità della terra, di un ordine che va conquistato e impresso dall'uomo tramite le sue costanti cure e fatiche. Ci sono frutti che nonostante la forma allungata portano impresso questo principio. Il cetriolo "citruolo" in dialetto calabrese, rimanda alla rotondità cilindrica che esprime. Ha bisogno di molta acqua, ed è tutto fuorché un frutto sinsipido. La sezione interna richiama i rosoni delle chiese sulla sommità frontale. Può rotolare e da qui la radice del l'estremità finale del nome che ritroviamo nell'inglese trolley e nel nostro verbo rotolare. Allo stesso ceppo di etini si riconduce il vocabolo tarallo.

Il frutto è l'uomo sapiente che è in grado di lavorare su se stesso partendo dall'osservazione del territorio. È il frutto che non va raccolto ma che necessita per diventare buono di cura e dedizione. È questo un altro significato che possiamo attribuire al mito di Adamo ed Eva e del frutto proibito.

La sfida dell'uomo dev'essere all'insegna della costruttività e non del disordine. Il frutto è il prodigio messo a disposizione dalla Natura ma completato dall'uomo e trova il corrispettivo nella pietra levigata. È l'uomo che rinasce da sé stesso come insegna Gesù.

Lo scalpello usato dagli scultori è la spada che smussa gli angoli e la troviamo nell'insegnamento effuso dall'effigie di San Michele a cui allude plasticamente la cattedrale di Mont Saint-Michel in Francia. Qui la guglia lanceolata buca il riflesso della cattedrale che si specchia nel mare, dimostrando la sconfitta del disordine, il diavolo, negli Inferi e la comparsa della Legge Divina anche lì. Siamo in rapporto all'immagine speculare offerta dallo Stromboli, un passo avanti.

La spada, il cetriolo ricordano, andando oltre i significati coloriti della tradizione popolare, l'applicazione dell'ordine attributo maschile sulla materia primordiale femminile, sull'Apeiron all'origine del Caos. L'intervento maschile che attraverso il seme assicura la vita e la forma su ciò che è disordine e magma.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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