La parola "cuore" apre a interessanti risvolti. Sappiamo che deriva dalla radice indoeuropea "krn" da cui discendono anche "corona" e "corno" a indicare il ruolo all'interno del corpo umano che occupa, e la forma.
Altre parole però, pur appartenendo ad altre famiglie etimologiche, ne amplificano il significato, connotandone proprietà e aprendo a nuove immagini. Tra queste, la parola "kore" e il suo corrispettivo maschile, dai significati di "ragazza" e "ragazzo".
Il battito del cuore c'introduce a infiniti esempi di viaggio, tra questi al viaggio delle emozioni che fioriscono in noi inconsapevolmente. Ogni emozione è un fiore che in ogni caso va colto. Il ritmo scandito del cuore che accelera o decelera, ci parla della nostra presenza alla vita e risponde alla scala delle sensibilità del tutto individuale. Alle emozioni appartengono i valori, le note, i profumi, le forme e quanto di più lontano dalla materia esista. Nella psiche che per i Greci è l'anima, tutto acquisisce spessore e solidità attraverso le immagini che noi le forniamo. La psiche è il regno della creatività che esprime la nostra capacità di creare in base all'impulso ricevuto dal Principio Primo. L'armonia nella psiche è data dal cuore e dal cervello che lavorano insieme e di comune accordo.
La kore è colei che va spedita incontro alla vita. Il passo risuona nel timbro del suo cuore attraverso i battiti. La Kore però ci parla anche dell'età incantata, delle illusioni e dei sogni che non guardano indietro e si proiettano nel futuro. Raffigura l'entusiasmo adolescenziale che artisti e poeti portano e coltivano dentro di sé a vita e che crea una dimensione in loro parallela a quella del concreto esistere. Il cuore è un muscolo fisico e al tempo stesso può essere immateriale e non solo per gli effetti che da esso derivano legati ai contenuti della psiche, ma anche in rapporto ai luoghi immaginari che ci proiettano lontano dal corpo.
È il fegato a ricostruirsi ma anche il cuore, e non mi riferisco alla sua funzione intrinseca alla fisicità. Il cuore va avanti fino a quando non decide di spegnersi, spingendoci a rinascere altrove in altre vesti, come appunto la farfalla in relazione all'anima.
I passi rappresentati dai piedi ci guidano verso chi ci aspetta da sempre e ci renderà integri e qui l'immagine dei due piedi che compongono il cuore si ritrova associata all'organo vero e proprio. La tradizione popolare ha ricondotto alla radice di "cuore" la parola "liquore". Questo era in partenza inteso come elisir dell'anima e dell'amore. "Liquore" che significa propriamente "in forma liquida" si ricollega alla capacità del cuore di "sciogliersi" in determinate situazioni.