La danza delle forme e dei colori dall'Universo all'uomo
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La danza delle forme e dei colori dall'Universo all'uomo

Amore e Psiche
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mesopotamia assyria sumer babylon akkadian
Mesopotamia Assyria Sumer Babylon Akkadian

 

Il triangolo regge e sostiene il mondo. La vita è alimentata dal triangolo che ritroviamo non a caso anche nei simboli della tradizione massonica. La squadra e il compasso divaricato sono espressioni del triangolo uterino ma anche arnesi che hanno dato inizio a geometria e architettura.

Il triangolo governa il mondo sul piano delle idee ma anche pratico. Siamo tutti di matrice triangolare e grazie all'acquisizione della cultura sapienziale o se vogliamo, iniziatica, ne prendiamo consapevolezza. Il compasso con gli assi divaricati ricorda le gambe del neofita massone che dovrà compiere il suo viaggio in loggia alla ricerca del Sé punto d'incontro col il Grande Architetto dell'Universo. Può sembrare sterile l'intromissione della geometria negli ambiti iniziatici, ma in realtà la geometria nasce nell'uomo e con l'uomo, come del resto si dice della Massoneria. Senza geometria non potremmo avere visione del mondo, né tanto meno adoperare gli strumenti giusti per definirlo. Sembrerà strano, ma già l'uomo primitivo ragionava in termini di geometria osservando il cielo sopra di lui. Le lunghezze, le distanze partono da una concezione geometrica piana e a mano a mano che l'evoluzione si è resa presente, è subentrato il discorso della profondità e del volume. Un grande input lo ha fornito l'agricoltura inserendo nella cultura antropica il senso di proprietà. L'area è lo spazio riservato ad ogni proprietario all'inizio semplice contadino, poi padrone che ha sotto di sé operai e dipendenti. Cambia così la visione dello spazio e dalla rotondità del suolo si passa a una concezione di quadrati e rettangoli.

Quadrati e rettangoli combinati alla circonferenza hanno dato luogo allo sviluppo fantasioso dello spazio convertito poi in arte e architettura.

Anche il cielo ha subito le sue trasformazioni perché diverso è diventato lo sguardo dell'uomo. La tracciatura di linee di collegamento tra le stelle, la mappatura delle costellazioni ha reso possibile la conversione di quanto in alto sul piano terrestre, fino a riversare, ma ben più in là, la stessa configurazione sulla base delle proiezioni geometriche, nel mondo degli Inferi. Non per tutti vale quest'ultimo discorso. Solo per quei determinati popoli che hanno avuto l'acume di ribaltare il mondo celeste in quello dell'oltretomba.

Altro abbiamo visto, è la realtà dell'inferno. Inferno e Inferi, il fuoco che divora nel primo caso, senza alcuna tregua, e nell'altro il fuoco che rigenera. E in merito a quest'ultimo, l'idea di rinascita legata al fuoco proviene proprio dall'osservazione degli astri, concepiti come sfere di fuoco dall'uomo antico. Le stelle si spengono e poi si riaccendono in una continuità che ha un suo ritmo e questo ritmo l'uomo lo ha fatto proprio, proiettandolo anche in se stesso attraverso il respiro e la voce. Ritmo anche nel fuoco in terra tramite il processo di accensione per sfregamento di due legnetti e poi, il ritmo tra gli opposti che nell'atto sessuale genera la vita.

Su queste basi l'uomo ha costruito il proprio orientamento estetico, tenendo in gran conto il ritmo vitale della fioritura degli astri in cielo e delle piante sulla terra. I primi vestiti in età neolitica avanzata sono rifiniti con motivi geometrici che rimandano a cielo e terra. Il giallo ha scandito il ritmo e l'acquisizione della luce divenuta appannaggio di re e sacerdoti attraverso anche l'uso dell'oro come effetto patinato nell'abbigliamento. Il rosso è colore di morte e di passione amorosa e va dosato e riservato a pochi, così le sue varianti. Stesso discorso per il nero, colore del mistero e distintivo di alcuni chiamati a indossarlo. Il bianco puro è un colore che incontriamo solo a determinate latitudini e in alcune culture dove è predominante. La purezza del bianco era difficile da ottenere e solitamente era frutto del giallo pallido esposto al sole. Colore ambito e per pochi. Colore di promessa e di passaggio a piani inaccessibili.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.