Il mercurio e la sostanza del mistero
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Il mercurio e la sostanza del mistero

Amore e Psiche
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times
L'Androgino (illustrazione dall'Aurora Consurgens), simbolo del mercurio igneo, unione del «maschile-femminile»
L'Androgino (illustrazione dall'Aurora Consurgens), simbolo del mercurio igneo, unione del «maschile-femminile»

 


La sostanza è al di fuori dei sentimenti e il di fuori in questo caso, in rapporto alla sostanza divina va rapportato al di sopra. È questa la via del Cosmo seguita dalle Grandi Iniziazioni il cui fine era quello di riportare l'uomo a Dio che dimora oltre il manto di stelle.

La mantella della Madonna richiama in tale prospettiva l'appartenenza di Costei a Dio. La mantella rimanda all'ispirazione divina che governa Maria e la ordina infondendole comprensione e giudizio. La mantella della Madonna spesso compare ricoperta di stelle che sono gli occhi di Dio che guidano l'uomo nella sua piccolezza nei labirinti della vita.

Anche il mare è un labirinto, nonostante la sua forma fluida. Il labirinto non necessariamente è una struttura in muratura fatta di vicoli ciechi in cui ci si può smarrire. È tutto ciò che si presenta come pericolo perché è proprio di fronte al rischio, al pericolo e allo sbaglio che l'uomo ritrova se stesso.

Paradossalmente, Dio ha fatto l'uomo imperfetto perché arrivasse a Lui, ritrovasse Lui tramite la conoscenza di sé stesso. L'imperfezione è della Creazione. Per questo nella recitazione del Credo, in merito a Gesù Cristo diciamo "generato e non creato dalla stessa sostanza del Padre". La generazione parte dall'interno ed obbedisce al progetto del Padre. È la chioma che caratterizza l'albero. È l'Uno che prende forma rimanendo al di sopra di tutte le cose. Altro è lo sdoppiamento che si determina con la Creazione, per cui il creato è subordinato al Creatore e questa subordizione è resa dallo slittamento nel tempo e nello spazio di tutte le Creature.

Il Neoplatonismo in rapporto al mistero riteneva che ogni forma creata da Dio avesse il suo corrispondente sul piano ideale, nella realtà iperuranica riservata al Creatore. È questa una teoria che mette insieme Platone e il suo mondo delle idee e quanto verrà proferito secoli dopo da Jung a proposito degli archetipi.

In merito alla differenza tra creato e generato, un esempio ci giunge proprio dal mercurio, non a caso fondamentale nella ricerca alchemica. Il mercurio ha uno strano comportamento come metallo. Ha la possibilità di riprodursi e di riassorbirsi nella sua particella madre come nessuno. È sensibile al calore ed è sfuggente, ragion per cui è diventato l'emblema della via propriamente alchemica, designando la verità che si chiude nel suo mistero al mondo terreno. La Magia lo vuole legato ad Ermes, dio delle attività commerciali poi convertito in messaggero degli dei e infine, in divinità dei sogni. Dal mondo della teatralità ingannevole che ritroviamo nel commercio, si eleva a messaggero e a traslatore dei sogni, quindi a un mondo di sostanza che non è visibile ma è presente in questa vita come mistero. Quale mistero non è tale in quanto sfuggente? E la realtà del mercurio, le sue caratteristiche, lo ricordano.

Ho scritto e condiviso questo articolo
Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

Ti potrebbero interessare anche:
home-2-ads-fsp-cca-001