A proposito di scolpire e tagliare la pietra, c'è un simbolo presente come lettera greca che ritorna in più religioni. Mi riferisco al Tau che ritroviamo anche nella religione cristiana come croce francescana.
Esso ricorda una scure o scalpello e sormontato da un cerchio ovale è presente tra i simboli capitali della religione egizia, come unione degli opposti. È pertanto effigie rappresentativa di Iside e Osiride. Rappresenta quindi un simbolo di potenza che rimanda alla posizione delle mummie nei sarcofagi. Ha un aspetto vagamente antropomorfo che vede gli arti inferiori congiunti e fusi insieme in un.unico asse, rispetto a quelli superiori divaricati. Simboleggia pertanto la fine di un viaggio e il punto di arrivo nel sole e nella luce divina riservati al faraone e ai giusti.
Sembra anticipare la Resurrezione post mortem che come principio fondante del Cristianesimo verrà testimoniata dall'esperienza di Gesù crocifisso.
Sono tanti i significati attribuibili al Tau di cui comprendiamo il valore aureo in quanto composto di tre lettere. Rappresenta l'uomo rinato nella sua primordiale integrità associata all'androgine. Pertanto è il figlio eletto. Nella rappresentazione estensiva ed interpretativa della Chiave della Vita egizia, ricorda il passo del Vengelo in cui Gesù menziona la cruna dell'ago in rapporto a quanti meriteranno la gloria di Dio. Questo concetto s'inscrive nel discorso della pietra levigata associata al criterio di perfezione portato avanti dal buon cristiano e perseguito dai mistici. Lo ritroviamo presente nella tradizione massonica a proposito della profanità da cui liberarsi. Il concetto di nudo, ossia privo di sovrapposizioni materiche e mondane, presente nel Protocristianesimo come finalità da perseguire in vita, ritorna e s'inserisce nella spiritualità francescana e della Chiesa autentica medievale, di contro al potere temporale del Papato e dei suoi sostenitori. San Francesco d'Assisi, a seguire San Francesco di Paola che dà il via all'ordine dei frati minimi rifiutando l'opulenza e il superfluo, si rifugiano in una vita fondata sulla preghiera, sul digiuno e sull'astinenza. Recuperando il significato vero di umiltà.
Il modello di vita in cui ritrovano Dio è quello della rinascita nella semplicità a cui corrisponde la croce francescana Tau che riattualizza e reinterpreta l'antico simbolo precristiano. Come scure o scalpello recide il superfluo e l'impurità propri della profanità per offrire all'uomo il reintegro in sé stesso tramite la riacquisizione attiva dell'umiltà. A questo stile di vita si accompagna come nuovo inizio il simbolo della grotta che unisce I due santi su citati e rappresenta il ventre pronti ad accoglierli, scavato simbolicamente da loro stessi attraverso la croce a forma di scure e scalpello.