Settembre, purificazione e distacco
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Settembre, purificazione e distacco

Settembre, purificazione e distacco

Amore e Psiche
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Settembre è il mese della purificazione, e’ il mese in cui si lascia andare il turbine di esperienze vissute in estate.

Lake painting, oil painting on canvas
Lake painting, oil painting on canvas

 

A settembre viene spontaneo prendere il distacco dalla frenesia, dall'irrazionalita’ tumultuosa che acceca nelle calde giornate d’estate. La gioia ha in seno il dolore, se non vissuta con una buona dose di consapevolezza, ma i demoni estivi spesso la fanno da padroni, lasciandoci  a settembre con un pugno di niente.

Lasciare andare per ritrovarsi. Cio’ e’ possibile spalancando la porta dell’interiorita’ che introduce ai mesi autunnali.

Col ferragosto raggiungiamo l’apice della dispersione “adolescenziale” dell’ebbrezza estiva e anche la luce declinando vertiginosamente dopo il 15 prepara al preludio della lentezza. Il sole sembra socchiudere gli occhi a mano a mano che c’inoltriamo in settembre, facendosi carezzevole e timido. Ci prepara al sonno in cui ogni cosa appare nitida nella sua nudità e per tale motivo, la fine di agosto sigla nell’animo la chiusura del vecchio anno e l’incipienza di un nuovo ciclo. Tutto si smorza nelle localita’ turistiche che riassemblano le esperienze dei mesi trascorsi come qualcosa di tumultuoso e lontano, ricordandoci che non siamo nella sfrenatezza e che abbiamo bisogno di calma e riposo per ritrovarci.

A settembre ci spogliamo di tutto cio’ che non ci arricchisce di senso, mentre riavviciniamo tutto cio’ che invece ci appartiene ed e’ vero. La purificazione apre la strada al dolore e alla terra lavata dalle prime e incalzanti piogge. Gli errori dentro di noi maturano, vengono a galla per insegnarci attraverso l’esperienza del distacco che segue alla purificazione e ci libera dal dolore.

La celebrazione che ricorre nel mese di settembre della festa di Maria Addolorata ha questo scopo, ossia ci ricorda di rientrare in noi. Apre un percorso doloroso ma necessario che ci preparera’ nel tempo alla rinascita del Natale. La festa dell’Addolorata marca i momenti di passaggio, recuperando l’arcana porta del cielo che nel calcolo dei giorni si schiude in corrpondenza dell’equinozio del 21-23 settembre e si socchiude a marzo, orientandoci verso la terra.

Ogni passaggio ha in se’ una morte e una rinascita e noi siamo il senso di questo grande mistero che ospitiamo in noi stessi e attraverso cui ci rinnoviamo.

 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.