Nel silenzio del mare
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Nel silenzio del mare

Nel silenzio del mare

Amore e Psiche
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È nelle vie di mezzo che la Natura si esprime e conduce aprendoci la strada con l'interpretazione del Reale.

“Tramonto sul mare” (1890-1895), Giovanni Fattori
“Tramonto sul mare” (1890-1895), Giovanni Fattori

 

Il Reale interpretabile, altra cosa la Verità,  non conosce la mediazione che invece è  propria dell'intelleggibilita' del singolo tassello, comunicata tramite il linguaggio. L'associazionismo a cui è allenata la mente fa scattare in noi il lancio verso gli infiniti mondi della fantasia che nascono dalle contrapposizioni degli archetipi riconducibilinella forma di mosaico all'Uno.

La fantasia  è  un universo  a parte e quasi inesplorato  in ciascuno di noi. È  la landa desertica che dà  voce e frastaglia il silenzio. Il comune denominatore  della fantasia  è  il linguaggio  simbolico archetipico  che permette di introdurci negli antri magici del racconto fantastico.

Solo raggiungendo il fondo del mare possiamo trovare la comprensione, perché  lì all'origine dimora l'unità. E allora con questa nota impressa nel cuore possiamo cavalcare il variegato mondo del reale per elevarci alla Verità.

La Verità è  nella comprensione e  solo chi fa proprio  il mondo della fantasia la raggiunge. Così  scoprirà che gli elementi della natura sono assimilabili sulla via della conoscenza grazie aIle interrelazioni possibili tramite la riconduzione alle vie di mezzo che la stessa Natura ci porge tramite gli eventi parossistici e l'elevazione al Sublime, per cui le onde del mare agitato diventano montagne e la danza conturbante del fuoco, spire di vento avvolgente.

Nel mare ritroviamo tutto e noi stessi. La  nudità che ci rende simili nell'universo dell'individualita'. Il pesce si spinge verso il basso e poi s'inarca verso la superficie, volando. Il pesce è l'identità del pensiero che ha bisogno di spiccare il volo per rendersi magico e reinventare il mondo, rispecchiando il mistero divino. Il pesce lo ritroviamo nelle nostre Sacre Scritture e nella mitologia più  antica della contrapposizione dei germi da cui si origina la vita. Il pesce è  l'uomo, riflesso dell'immensita' di cui ha sempre sete, quella sete che riesce a placare tramite il volo verso la Verità,  possibile con gli strumenti della fantasia.

Se la fantasia  è individuale i suggerimenti che fornisce a ogni individuo sono infiniti e aprono al confronto. La fantasia è un viaggio a cui deve seguire il ritorno possibile con la condivisione con chi sente attraverso lo stesso linguaggio, altrimenti  c'è la follia.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.