L'assenza dell’odore e il profumo dello schermo
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L'assenza dell’odore e il profumo dello schermo

L'assenza dell’odore e il profumo dello schermo

Amore e Psiche
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Insieme agli slogan sui mutamenti climatici di cui tutti ormai sono a conoscenza, sarebbe utile  che circolassero slogan sui mutamenti psichici e non solo, che stanno sconvolgendo l'essere umano.

L'assenza dell’odore e il profumo dello schermo
L'assenza dell’odore e il profumo dello schermo

 

Che il virtuale sia entrato prepotentemente nella vita di tutti è  un dato ineccepibile. I cambiamenti però da esso apportati e le gravi ripercussioni nel quotidiano di tutti, sono pressoché ignorati.

Sembra che non esista più  un freno a questa dipendenza che sta fratturando il corso della storia umana al punto che, a parte qualche studioso accanito, il  recente passato insieme al suo bagaglio spirituale  e culturale  non interessa più  a nessuno. A tramontare non è  solo una buona fetta del nostro vissuto, bensì  l'intero corredo che lo arricchiva, fatto di  quelle preziosità  a cui oggi molti storcerebbero il naso.

Il quotidiano sarebbe nulla in mancanza degli aspetti privati legati ai sentimenti, che maturano nel momento in cui scatta tra due persone un rapporto impostato sulla reciprocità. Lo scambio verbale  è qualcosa che esula dalle relazioni  intime e diviene scena. Da quando il virtuale  ha preso possesso delle nostre vite, la naturalità in tutte le accezioni, così  come il privato,  è  stata sostituita dall'artificialita' e dall'ostentazione che è  scena, a scapito della sostanza. Per dirla in breve, oggi preferiamo l'apparire all'essere.

Ciò  ha comportato delle alterazioni culturali molto evidenti  anche nei rapporti coniugali. Il lavoro, il disordine degli orari fa sì  che ci si ritrovi nel letto matrimoniale da veri estranei. Un errore macroscopico  sarebbe considerare privato solo l'aspetto  sessuale ben compensato anch'esso dal virtuale, e non quell'insieme di fattori che fanno di una persona un essere unico, come soprattutto le espressioni (le quali richiedono attenzione e tempo per essere ricordate) e gli odori. Insomma, tutto cio’  che rende speciale il partner e che non passa attraverso lo schermo.

Il confronto con l'odore, paradossalmente  rispetto  al passato, è  uno di quei fattori spesso causa oggigiorno  di crisi e divisione delle coppie. Sempre più  avvocati  divorzisti dichiarano essere tra le gravi cause che conducono al divorzio proprio l'odore antipatico del partner. A questo  va sostituito il profumo che immaginiamo  arrivi dalla bella figura che scopriamo sui social e con cui entriamo in  segreto quanto imbarazzante rapporto. Il collant che passiamo al setaccio degli occhi, vellutato come quello indossato in una vecchia pubblicità  della Golden Lady dalla famosissima allora Kim Basinger,  si scopre non avere il tanfo di quello indossato dalla moglie che torna a casa dopo molte ore di lavoro. La bocca seducente che ci saluta in rete profuma di rosa e non è  neanche lontanamente associabile a quella della persona che dorme al nostro fianco e che scopriamo esserci di colpo estranea. L'odore... una volta niente e tutto, se pensiamo che nella prima notte di nozze Napoleone chiese alla consorte Giuseppina di non lavarsi, perché  innamorato del suo odore, e all'epoca, specie i nobili, non che si lavasserero frequentemente!!

Immagino i giovani che mi seguono sorridere a questa mia citazione che, pure, a distanza di tre secoli, dice tanto e soprattutto che, se l'odore accoglie l'intimità dell'altro e la porge al più  prossimo, il profumo rivela la pura fantasia di chi lo riceve e oggigiorno, nella potente epoca individualista in cui ci troviamo,  siamo più  avvinti  dall'idea del profumo che da quella dell'odore più  concreta e reale.

Sull'odore e sui gesti più  personali si gioca la sfida dei rapporti dei giovani di oggi, rapporti  basati non più  sulla penetrazione  sessuale, ma sull'accettazione totale dell'altro, ed è  proprio  su quest'ultimo punto che si fonda l'insicurezza  dei giovani, quella particolare  timidezza che li porta a isolarsi e a intrecciare rapporti anche intensi con chi sta dall'altra parte del computer. La paura di non essere accettati non è più un fatto legato alla discriminazione  razziale, checché  ne dicano. Il rifiuto passa attraverso  la  negazione  di ogni elemento identificativo. Della persona  l'odore ne è  la rappresentazione.  L'odore descrive e racconta e dentro di noi falcia. Sarebbe il caso che la società ripartisse dall'educazione al rispetto della singolarità  e per questa via ci spingesse verso l'uscita  da ogni omologazione.

 

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.