La Calabria che piace. Una sera a Nicastrello
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

La Calabria che piace. Una sera a Nicastrello

Cultura Calabra

La Calabria che piace. Una sera a Nicastrello

La Calabria è l'unica terra in Italia a trasmettere grandezza nella semplicità. Nonostante  la complessa ed esaustiva geografia ed orografia rievochino sentimenti di slancio ed elevazione spirituale, la frugalità e la ruralità fanno fa padrone e da sfondo a un'eleganza sottile che accompagna la quotidianità.

Fra tutte, la provincia di  Vibo Valentia sembra mantenere intatto quel bagaglio ancestrale fatto di memorie e tradizioni che forgiano la fierezza di un popolo attaccato seriamente alle radici,  unica certezza nella sfida contro il tempo, portando a camminare i giovani sui passi dei loro padri. In un'epoca,  l'attuale in cui ci si lascia facilmente travolgere dal vezzo di mettersi in mostra al punto di perdere se stessi e ciò che  conta davvero, la Calabria e in particolare determinati angoli,  lasciano riverberare una luce diversa, fatta di comune senso della fratellanza e ospitalità, contravvenendo all'opinione diffusa che  vuole la Calabria terra di chiusura e di disperazione.

La capacità intrinseca di riuscire a coniugare senza confonderli il sacro  con il profano è  una prerogativa ormai destinata a estinguersi in una nazione che fatica a portare avanti i genuini contenuti della Fede, e invece molto presente in Calabria. Su questa linea di pensiero lunedi sera, nella contrada settecentesca Nicastrello di Capistrano nel vibonese, in un territorio che dal mare spinge verso le serre vibonesi, come ogni anno si è  consumata la fase conclusiva dei festeggiamenti in onore di Sant'Elena a cui è  dedicata la chiesetta ancora in  buone condizioni.

A fare gli onori di casa come di consueto anche in questa occasione  è  stato il barone cavaliere Mimmo Greco nominato Governatore di Nicastrello. Animato di fervida fede, nonché di un forte senso  dell'ospitalità, ha voluto omaggiare la tradizione del posto con un convivio a base di prodotti del territorio, coronato da danze e musiche tipiche della Calabria. L'intenzione è quella di divulgare e premiare una Calabria operativa in ogni settore, da quello  burocratico amministrativo a quello imprenditoriale, passando per quello giudiziario e finendo alle grandi associazioni che operano a difesa dell'arte, nonché del semplice cittadino. A presenziare la serata, il re del tonno  Pippo Callipo, il sindaco Martino di Capistrano, Gianfranco Schiavone dell'Associazione Gente di Mare, l'ispettore della Questura di Vibo Valentia Giovanni Vattiata, Presidente dell'Associazione Nazionale Polizia di Stato, sezione di Vibo e la dott.ssa Maria Loscri, presidente Unesco provincia di Vibo. Anche quest'anno il primo riconoscimento è stato conferito alla produttività e alla capacità di fare impresa, premiando il proprietario del più  prestigioso ristorante di Casablanca, giunto a  Capistrano per l'occasione. I premi erano vere e proprie  opere d'arte dell'artista ucraino Yuri Cuki calabrese di adozione, tutti dedicati alla figura del nostro San Francesco.

Non sono mancate autorità e rappresenanti del comune confinante San Nicola da Crissa col quale da sempre esiste una buona intesa collaborativa, ciò  a dimostrare che può esistere una sinergia tra quei borghi che superano i conflitti campanilistici e che la Calabria può  continuare a crescere con la cooperazione di tutti e l'apporto sincero  di nuove idee.

 

VIDEO - La Calabria che piace. Una sera a Nicastrello

 

Ippolita Sicoli
Ippolita Sicoli

 

LA FRAZIONE DI NICASTRELLO fu Comune autonomo fino al 1868.

Da anni è disabitata. Esistono ruderi ed una Chiesa. Si ripopola in occasione delle tradizionali feste di S. Filippo (26 maggio) e S. Elena (18 agosto) e di qualche celebrazione di matrimonio per scelta da parte degli sposi. La Chiesa è stata ricostruita (ad eccezione dei muri perimetrali) nel 1999 dal sac. Antonio Calafati, parroco dal 31.10.1988, che ha fatto costruire un altare in legno massiccio, restaurare le statue lignee di San Filippo e S. Elena.

Il borgo abbandonato di Nicastrello
Il borgo abbandonato di Nicastrello

 

Il borgo abbandonato di Nicastrello
Il borgo abbandonato di Nicastrello

 

Il borgo abbandonato di Nicastrello
Il borgo abbandonato di Nicastrello

 

Ti potrebbero interessare anche:
home-2-ads-fsp-cca-001