L'Immacolata Concezione e il riscatto del Sud
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L'Immacolata Concezione e il riscatto del Sud

La conservazione delle nostre radici passa anche attraverso la coltivazione della Fede.

In una società che guarda sempre con crescente interesse agli addobbi dell'albero, si va accantonando il sapore autentico del Natale, il suo spirito che un tempo era punto di riferimento per i più piccoli e per la società intera. Oggi con le nuove frontiere della globalizzazione che tende a destabilizzare la realta’ nei suoi punti saldi, il Natale e’ diventato il pretesto per l'invasione di nuovi elementi che non ci appartengono e che snaturano la nostra identità, richiamando  di conseguenza l'attenzione di quanti s'impegnano in una stoica lotta per la salvaguardia delle nostre origini attraverso la Fede e la sua tradizione.

Se un tempo rivoluzione significava introdurre un cambiamento radicale rispetto a un presente mortificante, oggi rivoluzione vuol dire salvaguardia di quella integrità  che rischia di andare perduta. La nuova civiltà  europea che si fa promotrice dell'idea di progresso combinata all'emancipazione  del termine accoglienza dal suo primitivo significato, sta minando seriamente le basi della nostra civiltà nazionale da secoli legata al Cristianesimo attraverso il sostegno.di dinastie monarchiche, non ultima di quella borbonica. E così  domenica, a Paola, nella chiesa dell'Addolorata, come consuetudine l'A.C.P.S.Cardinale Fabrizio Ruffo di Calabria" presieduta dal prof. Angelo Ciampi, ha patrocinato la messa solenne intitolata all'Immacolata a cui era rivolta la fede secolare dei Borbone e del suo ultimo re delle Due Sicilie, Ferdinando.

Il neosentimento filoborbonico non va interpretato alla luce di un tentativo nostalgico di recuperare il passato, come ha ben precisato Ciampi, ma si pone come occasione di aggregazione di quanti vorrebbero un Sud diverso, trampolino di lancio per una realta’  territoriale economica a lungo compromessa da una politica sbagliata. Occorre a tal fine recuperare quel sentimento di fierezza che ha minato duramente la cultura identitaria di tutto il Meridione,  in particolare della Calabria, puntando sulla lettura meditata dei passi del Vangelo. Proprio su questo si è  concentrata l'omelia di Padre Casimiro, un faro pulsante nella realtà  sociale calabrese e un punto di riferimento per quei giovani allo sbando.

Non è  mancata alla cerimonia la presenza dei cavalieri costantiniani di San Giorgio devoti al culto dell'Immacolata, nonché coltivatori al presente della memoria storica legata alla dinastia borbonica. Di grande rilievo a conclusione della funzione la lettura della preghiera del soldato delle Due Sicilie affidata dal priore vicario dell'ordine, Badolati, al cavaliere Mimmo Greco barone di Nicastrello il quale, a conclusione della cerimonia, ha fatto opera di carità consegnando al Padre Provinciale dei frati minimi del Santuario, il pregiato olio d'oliva di sua produzione

L'impegno nel sociale ci rende veri cristiani e ci distingue da chi non incarna la Fede ma la vive come intrattenimento da  salotto.

La benedizione  delle bandiere del Regno delle Due Sicilie e poi, la deposizione del fascio di fiori ai piedi della statua dell'Immacolata posta nel vecchio Santuario di San Francesco hanno concluso una giornata in cui il Vangelo ci ricorda l'importanza della meditazione sulla Parola di Dio con una particolare attenzione  rivolta al passo della predestinazione. Riportato nella lettura di domenica, tende a rinsaldare il  legame tra noi e il Padre attraverso  il Cristo che per noi si fa carne.

 

Ippolita Sicoli
Ippolita Sicoli
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