L'INTERVISTA. Manuela Guarneri, il giornalismo come indagine introspettiva
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

L'INTERVISTA. Manuela Guarneri, il giornalismo come indagine introspettiva

Nella maschera del virtuale che caratterizza il nostro quotidiano, è possibile imbattersi in persone che hanno a cuore i contenuti più dell'apparire.

Sembra strano ma è possibile attraverso gli stessi mezzi mediatici che contestiamo, raggiungere il cuore delle persone, infondendo negli altri quella positività che oggi latita. È un'operazione difficile, azzardata da tanti ma da pochi condotta con convinzione e con esiti costruttivi, dal momento che il fine è quello di contrastare l'appiattimento generale tramite la diramazione di contenuti. Tante trasmissioni pertanto, con l’intenzione di fare la differenza, incadono nella routine del già  visto o già  detto. In questa realtà ora citata esistono però tentativi, ancora esigui a dire il vero, ma incisivi al punto da depositare solchi di bellezza in chi sa ascoltare. Oggigiorno si tende a parlare tanto di epidemie e di contagi in rapporto a malattie ed esperienze mortificanti, e non altrettanto di quelle forme di contagio refrigeranti per l'animo alla ricerca di concrete speranze.

Tra coloro, giornalisti e non solo, che sanno fare la differenza per qualità e taglio conferiti alla professione, è sicuramente la giornalista Manuela Guarneri. Fiorentina purosangue, si specializza in Psicologia Sociale, una qualifica che fa propria a tutti gli effetti, anche nella vita. Proponendosi come scavatrice di anime, sa cogliere e proporre agli altri il bello che ognuno ha dentro di sé senza rinunciare all'abilità di saper stupire e affascinare. Il lavoro come giornalista per la  Guarneri è una  missione vera e propria. È curare il mondo e guarire se stessi, perche’ laddove c'è profondità, non può  non  esserci comunione.

Lei Manuela ha scoperto da piccola l'importanza e la passione per la cultura, in particolare per la scrittura. Trova che questa sia stata utile ai fini dei suoi processi di crescita interiore?

 "Fin da piccola, la figura di mio padre , uomo colto e profondo, e’ stata determinante per la mia crescita interiore ed intellettuale. Sono cresciuta a pane e libri. La nostra casa era pieni di libri, ed io curiosa leggevo un po’ di tutto"

Manuela, oltre ad essersi laureata in psicologia, ha conseguito un diploma in dietoterapia. Cosa rappresenta per lei ?

"Ho cominciato il mio approccio con il mondo del giornalismo, proprio con questa affascinante materia, scrivendo per due anni per “Il Tirreno” con una mia rubrica dal titolo “ Viver Sani”e ho fatto trasmissione tv proprio con questa materia."

Lei ha avuto la fortuna di crescere in una famiglia sana alla quale è molto grata e devota. Cosa si sente di consigliare alla società di oggi sempre più distratta nei confronti della sacralità della famiglia e della sua tradizione?

 Io ho avuto questa grande fortuna e sono grata alla mia famiglia per avermi dato gli” strumenti “ per affrontare la vita."

Lei, Manuela, è una donna dotata di straordinaria sensibilità. Ritiene che la sua Fede l'abbia aiutata ad elaborare la perdita di suo padre?

 "La fede è la mia forza, ritengo che sia il grande supporto della mia vita. La sensibilità ha i suoi pro e contro. La sensibilità può essere anche una condanna. Perché a volte sentire e percepire troppo può rendere la vita molto difficile."

Cosa ha rappresentato per lei la presenza di sua madre dopo la morte del suo papà?

 "La mamma ha rappresentato tutto nella mia vita. Ho perso mio padre a poco più di venti anni e mia madre è stata fantastica, mi ha sempre supportata e consigliata, anche se io , con la mia testardaggine, ho sempre fatto di testa mia pagandone le conseguenze . Mi manca tantissimo, sono psssati 6 anni dalla sua scomparsa non c’è giorno che io non la ricordi."

Lei oltre ad essere una donna speciale per spessore interiore è anche molto bella d'aspetto. Cosa ha rappresentato per lei da ragazza l'esperienza come modella?

 "Quando me lo proposero avevo 18 anni. Ho provato ma quel mondo non mi apparteneva , mi sentivo “ spersonalizzata” e poi mio padre ha fatto di tutto per ostacolarmi e col senno di poi devo dire che aveva ragione. Quando un noto fotografo venne a casa mia per propormi Parigi, mio padre andò su tutte le furie.... e devo dire che oggi lo ringrazio."

Lei ha lavorato come giornalista anche per testate importanti. Come ha vissuto il passaggio dal giornalismo scritto al mondo della televisione?

"È capitato tutto per caso, la televisione mi ha affascinato fin dall’inizio e ho capito che quel mezzo mi avrebbe dato il modo di esprimermi al meglio."

Cosa le è rimasto del prestigioso premio Michelangelo che lei ha presentato in televisione per ben quattro edizioni?

  "Mi è rimasto nel cuore. Un premio internazionale molto importante che ho presentato per ben quattro volte. Ringrazio ancora l’ideatrice di questo prestigioso premio alla scultura Giulia Mazzarol Pace. Grandi scultori sono stati premiati da Gio Pomodoro a Dani Karavan."

Il periodo della Versiliana lei lo ricorda con particolare emozione e gratitudine in rapporto anche a Romano Battaglia che lei considera suo mentore. È così?

 "Si Romano Battaglia è stata una persona a cui devo tanto, lo potrei definire il mio mentore e, "caffè de' la Versiliana" mi ha dato tantissimo sotto il profilo professionale."

Manuela, la sua spiccata sensibilita’ la porta ad apprezzare la lirica e la musica classica. Vero?

 "La musica classica mi ha sempre affascinato e fin da piccola, grazie a mio padre, ascoltavo Handel, Mozart e Beethoven. Amo molto anche l’opera e l’ho seguita molto anche per lavoro al festival Puccini di Torre de Lago."

Parliamo di Enrico che è sopraggiunto nella sua vita. Cosa rappresenta per lei questo amore?

"Enrico è entrato nella mia vita in punta di piedi... è un uomo meraviglioso, profondo e sensibile. Poi ho dei nipoti stupendi che adoro Giulia, Tommaso e Irene e sono prozia di Ginevra, Cosimo e Leonardo. Ho un fratello meraviglioso, Maurizio, il mio “fratellone" e Monica la sorella minore. Per il futuro chiedo salute e serenità. Per me ed i miei cari...La vita mi ha ha già dato tanto."

Manuela, lei ha intervistato nella lunga carriera grandi personaggi e personalità e collaborato con stimati giornalisti. Quale obiettivo si prefigge col suo lavoro oggi?

 "Credo che l’ ingrediente base per il giornalista sia la curiosità e la voglia di arrivare fino in fondo, di sapere. E, inevitabilmente, di crescere. Perché le storie che incontri e racconti ti insegnano sempre qualcosa. Ho avuto il privilegio di conoscere grandi personaggi del mondo della cultura, politica e giornalismo e per il futuro vorrei che la mia creatura “ Il salotto di manuela” andasse in onda in una tv Nazionale."

Lei ama gli animali, i gatti in particolare, e le piace fare equitazione. Cosa rappresenta per lei la Natura e quanto ha inciso il suo spirito mistico nel superamento dei momenti più dolorosi?

 "Adoro gli animali e la natura. Amo tutti gli sport che mi portano contatto con la natura. I gatti sono animali meravigliosi e L’ equitazioni e i cavalli sono la mia grande passioni.. ho grande passione per la montagna."

La gratitudine è  un dono, il completamento della Fede. Più  si è  semplici, più  si è  grati. Per molti la gratitudine  è  una conquista del cuore realizzata passando per il dolore. Per altri è  un seme che germoglia piano piano e fortifica. Una cosa è  certa, non si può  essere grati se non s'instaura un rapporto profondo con il mondo che ci circonda, a iniziare da quello piu’ prossimo, compiendo così  il  primo passo verso l'empatia. E’ questo credo, uno dei messaggi più forti e veri che ci ha trasmesso nell'intervista la giornalista Manuela Guarneri la quale, con la sua trasmissione, riesce a tessere un filo animico tra le persone. Cio' in un mondo che tende a collassare nel suo egoistico e mortificante silenzio. A Manuela Guarneri  e alla sua attività i migliori auguri da parte mia e dell'intera Redazione. 

 

Ippolita Sicoli
Ippolita Sicoli