Le ragioni del Monachesimo
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Le ragioni del Monachesimo

Le ragioni del Monachesimo

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Con l'editto di Costantino  che nel 313 d.C riconosce da parte dei due imperatori del Sacro Romano Impero (Costantino d'Occidente  e Licinio d'Oriente) la libertà di culto per i Cristiani, la spiritualita’ in Europa va incontro a importanti ed epocali cambiamenti. Il Protocristianesimo svestirà il suo carattere umile e passo passo ascendera’ al potere, fino a destrutturare l’Europa nell'aspetto sociopolitico,  siglando cosi’ l’inizio del Medioevo.

Le ragioni del Monachesimo
Le ragioni del Monachesimo

 

Siamo soliti rapportare l’inizio dell’Eta’ di Mezzo alle prime incursioni germaniche, tralasciando di fatto la risposta culturale e sociale che ha accompagnato l'occupazione dei nostri territori da parte dei popoli d'oltralpe che anacronisticamente ancora qualcuno definisce Barbari. Il Cristianesimo nella sua proclamata legittimazione e’ la risposta a queste incursioni di attacco che ne consolidano il senso, nonché il potere. L’eco del martirio a cui i primi convertiti furono sottoposti da una Roma che ravvisava la crisi della sua potenza, plasma gli  esordi della giovane spiritualita’ cristiana e ne inclina le prospettive. Lo svuotamento delle citta’, l’arroccamento di esigui nuclei abitativi in posizioni di difesa lontani dalla civilta’ e non facili da raggiungere, stimolano la ricerca di nuove frontiere di spiritualita’ che albergano nel silenzio della Natura. Il Monachesimo diviene cosi’ la  giusta risposta in un’epoca in cui la ricerca intimistica di Dio è concepita come reazionaria e rivoluzionaria rispetto a un passato in cui la religione era intrecciata inestricabilmente al potere sociale e intesa come diretta emanazione delle leggi dello Stato. Il Pantheon romano esprimeva in modo preponderante la cultura, gli ideali e le ambizioni della classe dominante che a sua volta ne avallava la rigida trasmissione.

La tradizione comporta stabilita’ che dal piano dei valori si estende fino ad abbracciare tutti i campi, riconfermandosi.

Il Monachesimo fra spiritualita' e cultura

Alle spalle del Cristianesimo c’e’ il mondo ebraico reinterpretato e filtrato attraverso le scuole filosofiche greche alle quali noti protomartiri ed esegeti si sono ricondotti. Il legame del Protocristianesimo col mondo greco agli esordi del Medioevo si rinsalda ulteriormente riproponendo il modello ascetico dei monaci bizantini che viene calato nel contesto della Cristianita’ occidentale. È su queste basi che possiamo comprendere  la diffusione del Monachesimo inteso come via dello Spirito in un assetto in cui la mondanita’ è messa a soqquadro dall’incapacita’ dell’Impero Romano di continuare a gestire il suo vastissimo dominio. Il ritorno alla terra, al contado, alla fatica dei campi  diviene un modo per ritrovarsi e riscoprire Dio nel suo piu’ autentico aspetto in complicita’ con l’uomo. Il saggio Il Monachesimo fra spiritualita' e cultura di Gregorio Penco fornisce un quadro molto chiaro della spiritualita’ benedettina fondata sulla regola e, andando oltre, delinea i giusti profili di un Occidente martoriato  dalle continue e pressanti invasioni pagane.

Il vecchio mondo conosciuto va in macerie e dalle ceneri sorgeranno nuove visioni culturali che mineranno vecchi sistemi ideologici, spingendo verso il declino morale la Chiesa che emergera’ in forte antitesi con i principi del Protocristianesimo. Ne scaturira’ un quadro religioso estremamente lacerato, oltreche’ frastagliato, che vedra’ sempre piu’ inconciliabili la posizione di potere assunta dal papa e quella perseguita dal Monachesimo che nella sua semplicita’ si manterra’ autentico al punto da perpetuarsi, nonostante i duri attacchi di recidivi ed epocali cicli di decadenza.

 

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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