Il tema del mare nella poetica tardo Novecento
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Il tema del mare nella poetica tardo Novecento

Il tema del.mare nella poetica tardo Novecento

Invito all'Arte
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Il mare è perdersi. È il luogo del destino che accoglie le singole vite.

Joseph Farquharson (1846 - 1935) - Dawn
Joseph Farquharson (1846 - 1935) - Dawn

 

Da sempre accostato all'immagine dell'Infinito è costante andirivieni e cambiamento. Il suo umore oscilla tra correnti interne e carezze del vento, a volte vere e proprie tempeste che scatenano il sublime. Il mare ha il suo fiato e il suo Destino indecifrabile per chi vive al di fuori di esso. Da qui l'archetipo dei pesci che vivono dentro una dimensione a noi impossibile e come noi incapaci di esistere al di fuori del loro ambiente.

Il mito del diluvio ricorrente in tutte le culture antiche diviene la soglia dell’impossibile, superata la quale si viene ammessi a una nuova realtà. Il mito degli eroi è  quindi legato a quello del Diluvio che azzera per ripartire.

L'immagine del mare è suscettibile a svariate interpretazioni a seconda delle epoche di riferimento il cui comune denominatore resta l'insondabilita' e l'irrazionalita'. Si viene travolti dal mare nel momento in cui è  impossibile  relazionarvisi, cosa che ben riesce, ma non sempre, a fare il bravo navigante. I marosi flagellano come cavalli impazziti lasciandoci riscoprire il valore spesso calpestato della terraferma. Dal mare traiamo forza e nel mare ci annulliamo, vita e sconfitta. Ma nel mare c’e’ posto per chiunque ed è  proprio su quest'ultimo  aspetto che si concentra la letteratura tardonovecentesca ben rappresentata dal romanzo Oceano mare di Baricco.

Oceano mare
Oceano mare

Se nell’Ulisse di Joyce la vita travolgente e allo stesso tempo anonima nel suo svolgersi esteriore combacia con quanto avviene nel nostroinconscio, nel capolavoro di Baricco il mare è  la tavolozza che assembla varie storie di vita il cui elemento comune e di svolta è  proprio  la presenza del mare che in ciascun perspnaggio diventa metafora oltreche' esperienza di vita. La pensione  diviene quindi luogo di confronto  e ricettacolo, placenta universale che schiude lo spirito rivelando segreti e retroscena. Baricco tra i numerosi  spunti che offre rispolvera l'antica convinzione che il mare genera apertura tra chi lo vive, intessendo legami a volte frastornanti ma sempre altisonanti di un divino che seppur non compreso, accade.

 

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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