La ritrattistica infantile e l'uomo di domani
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

La ritrattistica infantile e l'uomo di domani

Invito all'Arte
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times
Girl at the Window - Jean Baptiste Greuze
Girl at the Window - Jean Baptiste Greuze

 

La decadenza attuale si evince anche dal fatto che pochi sono gli artisti che si propongono nella ritrattistica infantile. Proporre nell'arte equivale a proporsi, a lasciare tracce di sé nella visione oggettiva del mondo.

La pittura classica è costellata di scene che vedono protagonista l'acqua nei suoi svariati luoghi e momenti. Fontane dal getto lieve, laghetti fantastici che sono veri e propri specchi di luce a rappresentare la serenità che sopraggiunge al crepuscolo ed è compagna della sera. Infine il momento buio o quieto della notte.

L'arte classica è rifugio dell'immortalità dell'uomo che passa attraverso espressioni rassicuranti in cui il divino è mitezza e candore o slancio punitivo necessario alla ricomposizione dell'armonia. Le scene figurative di episodi mitologici suggellano la rabbia e la violenza, a conservarle come monito per l'avvenire. Più che oggi in cui l'immediatezza è il raptus del selfie, l'uomo nel passato affidava alla propria interpretazione artistica una responsabilità morale che era anche resistenza in prospettiva di un ritorno della sospirata calma. L'uomo antico più di quello attuale intravedeva nella pace la senile dimora da raggiungere nell'equilibrio dell'età matura, una volta sedati i sentimenti di rivalsa e di cupidigia e di conquista.

Così, le lettere di Seneca a Lucilio sono l'occasione per il filosofo romano di sciogliere i nodi di un battagliero stoicismo, smorzare i toni e aprire a ideali di universalità. La dirompenza lascia il posto alla saggezza che è conseguimento della misura e l'acqua nella ritrattistica delle scene pittoriche segue il cammino evoluzionistico dell'uomo in tale prospettiva.

I bambini nelle opere pittoriche sono finestre sulla speranza. Il sorgere del sole su foreste labirintiche che aprono a scenari di sacrificio e combattivi. Sono altresì la presenza stabile di un universo immaginifico interiore che mai dovrà andare perduto. La preservazione del proprio sé nei marosi della vita.

Ho scritto e condiviso questo articolo
Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

Ti potrebbero interessare anche:
home-2-ads-fsp-cca-001