L'etica risorgimentale e il concetto di nazione
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L'etica risorgimentale e il concetto di nazione

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L'etica risorgimentale e il concetto di nazione
L'etica risorgimentale e il concetto di nazione

 

Come da me già puntualizzato nei precedenti articoli, l'Italia a differenza degli Stati europei, arriva tardi alla realizzazione dell'unificazione nazionale. Il concetto di nazione aleggia già nel Medioevo e ancor prima all'impero romano, ma tanti sono i fattori contrastanti che ne impediscono la realizzazione.

Federico II tenta di imporsi sui Comuni della Lombardia e nel Nord Italia, e come suo padre Federico I il Barbarossa non raggiunge lo scopo che invece si concretizza nel Meridione con l'istituzione del Regno di Sicilia. Troppi sono gli elementi che impediscono il processo di unificazione nazionale e non ultima l'ingerenza dello Stato della Chiesa. Ciò comporta uno scollamento che si trascina nei secoli tra il concetto di nazione e quello di patria, quest'ultimo già ben delineatosi in Età Augustea come Virgilio e la sua Eneide evidenziano. Roma è il centro dell'Impero e la patria non può che far riferimento alla Romanità che acuisce le differenze tra territorio propriamente romano e le cosiddette province. Arriviamo al Risorgimento e il concetto di nazione non può che ritrovarsi congiunto a quello di patria, a differenza degli altri Stati europei già costituitisi nel Medioevo, come ben ci testimonia l'architettura gotica.

La situazione tutta particolare dell'Italia spiega la coincidenza di significato di nazione e patria. La patria non è un'aspirazione solo sentimentale, una riconduzione a un senso di appartenenza che alberga nella culla di miti, simboli e leggende come accade invece oltre le Alpi, in particolare in Germania e nel Regno Unito. Da noi c'è un'esigenza più che letteraria, storica di conferire un'identità a tutto lo Stivale e che va ben oltre le singole particolarità e i diffusi frastagliamenti. La lingua unificata è essa stessa un'esigenza difficile da realizzare come dimostrano la grave analfabetizzazione diffusa e la pluralità di dialetti che attraversano in lungo e in largo la Penisola. È curioso come a differenza degli altri Stati configuratisi in nazioni con processi spontanei e intestini, l'Italia abbia ricevuto dall'esterno un'importante spinta al processo di unificazione con la figura di Murat e che abbia vanificato barbaramente questo tentativo.

La disinformazione all'epoca giocò un ruolo forte, mandando in frantumi il progetto modernista di Murat.

L'etica risorgimentale pregna l'agire politico dell'uomo italiano, che rimane confinato a pochi soggetti dotati delle armi di una cultura attiva e non passiva che spinge invece all'immobilismo di cui il Gattopardo ci fornisce una precisa visione. L'etica persegue i valori della ribellione alla base del Risorgimento e con i moti carbonari, il Mazzinismo e le brigate locali si contrappone all'autorità austriaca. Le cinque giornate di Milano del 1848 esprimono l'insofferenza e la ribellione del popolo contro il dominio austriaco che viene solo per poco tenuto a bada. Esprimono anche la forte sfiducia degli Italiani verso gli stranieri, impedendo una divisione lucida tra usurpatori e alleati che si trascinerà nel tempo, compromettendo gli equilibri interni e le sorti della storia.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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