La confraternita dei Preraffaelliti. L'arte tardoromantica che seduce con la luce
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

La confraternita dei Preraffaelliti. L'arte tardoromantica che seduce con la luce

Invito all'Arte
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times
Dante Gabriel Rossetti: Lady Lilith
Dante Gabriel Rossetti: Lady Lilith

 

Le donne che caratterizzano il firmamento dell'arte romantica sono astri che splendono di una luce non materica. Non seducono con l'intenzione ma in quanto contraddistinte di particolarità che le rendono sacre come sacra è la Natura. Questa forma di ancestrale e nascosta bellezza si sposa molto bene con le adesioni e iniziazioni di artisti e pensatori romantici a circuiti esoterici.

L'interesse per l'Esoterismo si sviluppa tra il Settecento e L'Ottocento e decade a costume sociale nella seconda metà dell'Ottocento. In Inghilterra il fenomeno è particolarmente avvertito. Qui matura l'esigenza di conferire alla figura femminile un valore estetico che leghi la seduzione al senso di primitivo pudore. Siamo in Età Vittoriana quando nasce la confraternita dei Preraffaelliti con l'intenzione di ricondurre la pittura e non solo a un discorso puro, sentito e per nulla accademico che contraddistingueva l'arte italiana del '400, prima di Raffaello.

L'aspetto magico della donna con loro sposa la luce che le traspone su un piano divino. Sono vestali, le figure della pittura preraffaellita, creature magiche che seducono e trascendono alle sfere eteriche dell'Universo, educando a un nuovo quanto antico senso del bello. L'eleganza è connaturata e non un accessorio staccato e aggiunto. Essa va a evidenziarsi nell'uso di tuniche e vesti leggere e trasparenti che non spingono a pensieri lascivi, tutt'altro. Esse traspongono su un piano di universale sacralità frutto delle forti contaminazioni culturali che portarono l'Oriente e il Medio Oriente a influenzare positivamente la cultura inglese in quel periodo.

Ricorrente nell'arte preraffaellita è il richiamo all'architettura gotica rintracciabile nelle finestre con vetrate colorate e irrorate di luce che compaiono nei dipinti, di fianco alla figura femminile. Un chiaro richiamo a ricondursi a una visione magica e alchemica dell'esistenza, del tutto veicolata dalla donna e che rimanda, senza però alcuna pretesa manieristica, al '200 fiorentino e al Dolce Stilnovo.

Gli ambienti bui che contraddistinguono il Romanticismo e la neocultura gotica con i Preraffaelliti spaziano nella luce. Che cos'è la luce se non l'abito delle cose tramite il quale ritrovare Dio? Suggerisce il sapore di Dio, il suo incontro da non ricercare attraverso gli spazi intimi della penombra. La casa diviene la loggia sul giardino. Un chiaro rimando all'Eden dove però la figura dell'uomo è spesso assente. Un riferimento alla primitiva figura di Lilith a cui è dedicata un'opera di Rossetti. L'osservatore guardando si nutre e impara attraverso la potenza psichica esercitata dal colore che diviene manto di luce. Un nuovo modo di concepire il sacro in un'epoca che risponde ai canoni di una ricerca estetica frivola che allontana la persona dal suo centro.

Ho scritto e condiviso questo articolo
Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

Ti potrebbero interessare anche:
home-2-ads-fsp-cca-001