L'uomo dinanzi alla luce e la luce nell'uomo. L'Impressionismo e la cultura dell'ambiente
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L'uomo dinanzi alla luce e la luce nell'uomo. L'Impressionismo e la cultura dell'ambiente

Invito all'Arte
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Among the Blue Bells - James Herbert Snell
Among the Blue Bells - James Herbert Snell

 

L'uomo di oggi non sa più cosa sia la luce e misura le stagioni in base al caldo e al freddo che tra l'altro si alternano caoticamente. L'ingresso della luce artificiale nel quotidiano ci ha estraniati ulteriormente dalla fonte primigenia di luce e calore rappresentata dal sole.

Un tempo gli affacci sui giardini, per chi se li poteva permettere salvaguardavano la dimensione del contatto uomo ambiente, uomo Natura. L'ambiente si riconosceva nella Natura stessa, era parte della Natura nobilitata dalla mano attenta e vigile dell'uomo. Pensiamo alle ville romane che ci giungono ben conservate dall'eruzione di Pompei, un cataclisma che a distanza di tempo ha permesso di entrare nel mondo quotidiano dell'antichità. Le logge, i patii, erano di accesso al cuore della casa collocato all''esterno e rappresentato da una fontana a zampillo, a significare l'origine della vita che risiede nell'acqua e nel sole. Una sorta di fonte battesimale che rifletteva la necessità di un rapporto osmotico tra l'interno della casa e l'esterno rappresentato dagli elementi primordiali della natura stessa.

Un insegnamento importante ne deriva, che il cuore dell'uomo deve sempre essere rinfrescato e rinvigorito dal rapporto costante con la natura.

Oggi per ambiente s'intende lo spazio artificiale circoscritto dalla presenza dell'uomo. La casa, il luogo di lavoro, il locale preferito sono ambienti che imitano la personale interpretazione della luce, che risiede nel proprietario. L'ambiente è diventato luogo di atmosfere che dovrebbero riproporre sensazioni di un mondo perduto. Esiste finanche la musica hambient dalle particolari caratteristiche rilassanti, poco ritmata e funzionale alla pratica di esercizi spirituali.

Oggi assistiamo a una continua riproposizione di luoghi che un tempo erano dimora della luce e degli spazi infiniti della notte. Riproposizione e imitazione di un qualcosa che non si può più ripresentare e che è andato perduto per sempre. E quanto più cerchiamo di riprendere ripresentando con nuove vesti quanto è definitivamente tramontato, tanto più ci separiamo dall'impronta del paradiso primitivo, ricreandoci in qualcos'altro.

Nell'Ottocento il processo di industrializzazione e quindi di artificializzazione era agli inizi. Nella seconda metà la luce sembra prendere il sopravvento sulla dimensione notturna e sulle ombre oscure, forse incoraggiata dalla fiducia nelle nuove scoperte scientifiche. L'uomo abbandona la dimensione del tempo associato alla luna, per abbracciare il gusto stimolato dalla presenza calda del sole. La fase gotica sembra assopirsi e si riscopre la bellezza dei colori.

Questo passaggio è ben illustrato dalla pittura. L'Espressionismo consente di fotografare la nuova società in un tempo in cui la fotografia era appannaggio esclusivo di ricchi notabili. Oltre a questo, sposta l'interesse dagli ambienti interni a quelli esterni, ridescrivendo il mondo come appare. Esistono i paesaggi che per quanto aderenti al vero, lasciano emergere il punto di vista dell'artista che li ha dipinti. Tanti occhi ripropongono gli stessi paesaggi che riappaiono diversi. La mano della creatività impugna il reale aprendo all'Impressionismo che rivoluziona gli stili esistenti.

Come fosse l'ultimazione di un percorso tragico, l'Impressionismo tuffa l'uomo nella luce, alleggerendo fino all'evanescenza i contorni delle forme. Non è tanto la luce a spogliarsi dinanzi all'uomo, quanto semmai il contrario. È l'artista che entra nella luce cogliendo le sue cangianti rivelazioni. È come se con l'Impressionismo si volesse caricare di nuovi impulsi la scrittura di Dante e del suo Paradiso.

Nonostante non avesse particolari prerogative mistiche, l'Impressionismo contribuisce a stabilire nuove forme di rapporto tra l'uomo e Dio, aprendo alla riscoperta della luce e all'arte gotica. Nel campo della spiritualità stimola l'insorgere di nuove correnti spiritualistiche che, massimamente rappresentate dalla Teosofia, accompagneranno l'uomo nel nuovo mondo che si va apparecchiando con l'ingresso fiducioso nel nuovo secolo. Il tiffany, il liberty ci parlano di nuove forme di arredo in cui la luce viene scomposta per dare vita a nuovi equilibri e ridisegnare non solo quanto attiene all'uomo, ma l'uomo stesso, falsando e ricreando, aprendo a nuove definizioni.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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