La condizione dell'uomo nella narrativa della seconda metà dell'Ottocento, nel Naturalismo e nel Verismo
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La condizione dell'uomo nella narrativa della seconda metà dell'Ottocento, nel Naturalismo e nel Verismo

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Ragazze in una barca blu – Claude Monet
Ragazze in una barca blu – Claude Monet

 

Questa nostra epoca somiglia per molti versi al passaggio dall'Ottocento al Novecento. Sono l'una l'immagine speculare dell'altro. Il cambiamento sociale durante il processo d'industrializzazione nel secolo XIX produsse un progressivo allontanamento dalle campagne e un processo di inurbamento delle periferie più marginali.

Tale processo però mostro da subito delle crepe. Esso difatti non riuscì a stare al passo con le necessarie opere di adeguamento igieniche che rimasero solo appannaggio dei ricchi nei loro bei quartieri residenziali.

Oggi avviene il contrario. Si avverte un ritorno all'economia di sussistenza rurale e ciò dimostra il fallimento del capitalismo industriale. Se volessimo ripercorrere la strada fino ad oggi della monopolarizzazione economica del Nuovo Ordine Mondiale, dovremmo risalire ad allora, a prima che scoppiassero le due guerre mondiali.

Con l'esplosione del colonialismo come fenomeno di costume oltreché economico, l'Inghilterra durante l'Età Vittoriana diventa leader indiscussa di una nuova economia che verrà presa d'esempio dall'America. Inizialmente l'influenza sarà culturale. I principali autori americani attingeranno molto dal realismo inglese e nordeuropeo, ma il passaggio dalle influenze culturali a quelle economiche sarà inevitabile e scontato. Assisteremo nel tempo alla rivalsa degli ultimi. L'America degli immigrati e dei falliti in patria avrà il suo necessario momento di riscatto che la porterà a un crescendo senza scrupoli, così come alla legiferazione di statuti sul rispetto dei diritti umani. Se inizialmente sarà lei a starnutire per le influenze del vecchio continente, nel tempo assumerà sempre più il carattere di confederazione di stati leader sul piano mondiale, fino all'epilogo del suo percorso che si realizzerà con la propaganda di liberazione dell'Europa a fine Seconda Guerra Mondiale.

La fine dell'Ottocento è caratterizzata da un forte pragmatismo che rende i sognatori inadeguati a fronteggiare il nuovo assetto del mondo. La realtà viene fotografata nuda e cruda per come appare, anche grazie all'apporto delle prime rudimentali cineprese che illudono quanti sostengono di poter fotocopiare la realtà invece ben più variegata e complessa. La scelta del soggetto da inquadrare presume una presa di posizione dell'autore del filmino o scatto fotografico. I documentari illustrativi sono girati per la maggiore a scopo propagandistico, di supporto a chi vuole mostrare e tramandare solo il meglio di quella società.

L'oggetto è figlio del soggetto che guarda e inquadra e questo è già un elemento distintivo del Decadentismo subentrante. L'obiettività scientifica è un'illusione che però consente a chi si spinge a inquadrare degli ambienti scomodi della società, di fornire delle accurate analisi al di fuori degli schemi propagandistici. È quanto si propongono di fare gli scrittori naturalisti e veristi consegnando un mondo all'ombra del lusso smoderato, per nulla sognante ma abituato a lottare per la propria sopravvivenza. E così la barca dei Malavoglia, Provvidenza, è ben altro dalla barchetta con le eleganti signore impresse su tela da Renoir, Monet e dagli Impressionisti. Il mare non ha nulla di poetico ed è privo di qualsiasi riferimento metaforico che si affaccia con l' Esistenzialismo nel nuovo secolo per mano di scrittori come Joyce, Proust e Woolf tesi a rapportare l'immenso regno fluido al sommerso della coscienza. Il simbolo immette in una realtà che è al di sopra e va contingettata, calata nel presente.

La letteratura di denuncia espressa dal Naturalismo e dal Verismo è lontana anche dal mondo epistolare romantico e neoclassico. Dalle "Confessioni di un italiano" di Ippolito Nievo, romanzo patriottico che non inquadra ma spinge all'impegno politico risorgimentale, così come tempo prima dal "Le confessioni" di Rousseau il cui tema principale è quello dell'integrità dell'uomo. Quanto più l'uomo si allontana dalla propria natura, tanto più si mostrerà corrotto. Questi due esempi di letteratura tracciano un modello molto.lontano per ora dalla narrativa di fine Ottocento. Nel genere di confessione lo scrittore in prima persona si fa portavoce di istanze e di progetti che vadano a beneficio di tutta la società. Al narratore della seconda metà dell'Ottocento spetta il compito di raccontare, ossia di descrivere e denunciare.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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