Il significato della grotta nell'Ottocento tra superstizione e fede
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Il significato della grotta nell'Ottocento tra superstizione e fede

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Madonna della Grotta
Madonna della Grotta

 

La volta avvolge e protegge. La volta custodisce e diventa simbolo di Dio nella copertura punteggiata di astri, che chiamiamo firmamento. La volta ha un inizio e una fine che corrispondono a quanto i nostri occhi vedono e comprendono, nonostante sappiamo che è infinita.

La copertura è l'abbraccio iniziale che riceviamo nella nostra venuta al mondo e che ricercheremo durante la vita. La volta è la somma di due parole che sono "Volgere" e "Avvolgere". La volta delle case è la copertura avvolgente. In passato la facevano alta per avere più spazio ed eventualmente ricavare un soppalco. Un tempo si presentava la necessità di sfruttare quanto più spazio possibile perché le case comuni anche di città erano piccole e abitate da famiglie molto numerose. Le stanze da letto erano in genere due. Una riservata ai genitori e ai figli ancora piccoli e l'altra per i figli maggiori. Nelle case di campagna le stanze da letto erano divise con gli animali da stalla che col loro fiato riscaldavano l'ambiente altrimenti freddo. Gli inverni erano lunghi e difficili da affrontare anche alle latitudini più meridionali che affacciano sul bacino mediterraneo.

Questo schema di casa è rimasto vigente fino alla prima metà dello scorso secolo nelle campagne dell'Italia meridionale, così come in alcune aree del Nord Italia rurale della Pianura Padana e del Polesine.

Nell'immaginario dell'Ottocento la grotta in rapporto alla forte eredità pagana era concepita come il luogo prediletto dalle streghe e dalle entità diaboliche. La grotta rimandava in quanto buia e spoglia all' immaginario simbolico dell'inferno costituito in prevalenza di roccia e fuoco. L'albero era riferito alla vita, quale simbolo di rinnovamento e prese un grande impulso in rapporto al Natale per la sua innata verticalità verticistica rappresentata dall'abete. L'albero era simbolo di fertilità e di fecondità (in Esoterismo rappresenta il Figlio) e per questo in opposizione alla simbologia degli inferi.

Sulla base di quanto detto possiamo quindi intuire quale stupore abbia rilasciato l'apparizione della Madonna nella grotta di Lourdes. In realtà, ella attestò la cristianizzazione di quegli ambienti per tradizione consacrati all'Inferno.

L'Ottocento come secolo ebbe un rapporto conflittuale e contraddittorio con le grotte spesso associate alla simbiosi selvaggia uomo (pastore) animale delle greggi. Rimasero l'impronta perpetuata dai Borbone della grotta intesa come sede dell'Anticristo e altresì il protrarsi di una serie di rituali attuati al fine di addomesticare quegli ambienti primitivi, orientandoli verso la luce del Signore. La grotta era altro dalla capanna di paglia che aveva accolto il Salvatore del mondo e sulla disputa "grotta-capanna" si è intrattenuta anche la Chiesa decisasi poi ad accettare la terza opzione che vedeva Gesù venuto al Mondo in una casa comune.

La volta della grotta assunse un significato a sé stante in rapporto al mantello protettivo e consolatorio della Madonna. Le case a volta alta diffuse nei secoli precedenti al nostro riconducono all'immaginario della volta celeste che racchiude in sé il valore di Avvolgere e di Volgere, in quanto obbedisce all'ordine naturale imposto dal Principio Divino che si riflette nel Cosmo. Costruire le case a volta alta rispecchia l'esigenza di consacrare la dimora privata allo spirito del Cielo, emanazione divina. È chiaro il significato beneaugurante in tempi, comprendiamo bene, caratterizzati da tassi di mortalità davvero elevati e in cui l'affidamento agli astri e ai Santi aveva un significato speciale e vitale.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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