Dalla fratellanza alla solidarietà. Dall'Ottocento alla nuova frontiera capitalistica
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Dalla fratellanza alla solidarietà. Dall'Ottocento alla nuova frontiera capitalistica

Invito all'Arte
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times
Briganti
Briganti

 

Ciò che incanta ci ruba le parole, ci toglie il respiro. Scatena una forma di implosione che sopprime il tempo prima che il pensiero concepisca uno stato di ammirazione totale.

"Incantare " ci trasporta sulle ali del bel "canto" e le due parole sono difatti legate. La condizione di incantamento che solo il bel canto è capace di realizzare, ci trasferisce fuori dal tempo, in una sorta di paradiso vergine e celestiale.

Siamo soli eppure, una grande ala ci avvolge in un amplesso corale. L'incantamento è una condizione che sopprime ogni spiegazione verbale lasciando luccicare solo le finestre degli occhi che si scoprono quindi stelle. Non siamo più sulla terra e non siamo nel cielo degli spazi tonanti. Siamo semplicemente oltre.

Ognuno è solo nelle proprie percezioni e concezioni di pensiero ed emozionali, eppure siamo tutti più o meno immersi in un afflato di corrispondenze che ci rende concreti e solidi. Ho parlato della solidità scaturita dall'amore che ci fa essere presenti e per presenti intendo concreti in forma e sostanza.

Sul termine "solido" ci sarebbe tanto da dire in rapporto anche alla sua derivazione che è "solidarietà". Questa società ci ha abituati al suono e all'effetto di questa parola sicuramente molto bella sul piano degli intrecci relazionali, ma che dal principio ha mostrato non poche insidie. La solidarietà è un termine che indica un rapporto di scambio e aiuto diretto verso l'altro che non è in relazione con il soggetto tramite alcun vincolo di affetto o parentale, perché altrimenti non sarebbe solidarietà.

Strano a dirsi e a pensarsi, ma è il contrario della fratellanza. Alla base della solidarietà c'è un principio di famiglia estensiva che tende ad alterare il principio basilare di famiglia.

Tragico ma vero, oggi non esiste alcuna fratellanza, ma esplode la cultura della solidarietà. Nell'Ottocento era l'opposto. La solidarietà era empatia, osservazione della propria condizione che veniva traslata in chi si aveva di fronte e che era accomunato al soggetto per radici e identità. I rapporti erano veri ma con chi si conosceva, come sarebbe obiettivamente giusto che fosse. Lo straniero era un tema poetico che designava chi aveva perso i suoi riferimenti iniziali e viveva nella speranza di recuperarli. Il naufrago smemorato che spiaggia in una località straniera è un tema altamente romantico.

Ritornando all'etimo "Solidarietà" è interessante scoprire che esso contiene il riferimento latino alla locuzione "In solidum" usata in ambito giuridico ed ecclesiastico. Questa riguarda la relazione contrattuale fatta di obblighi e doveri a cui sono chiamate le due parti. In diritto ecclesiastico indica la gestione comune di una parrocchia, condivisa dai presbiteri.

È interessante notare come a iniziare dal campo giuridico, "in solidum" si riferisse soprattutto agli obblighi in moneta. Per i Romani estremamente concreti e sviluppatisi sulla primitiva condizione di pastori, la materia solida da regolamentare è il denaro. "Ha una posizione solida" siamo soliti noi moderni dire in riferimento alla posizione lavorativa ed economica della persona in questione. La geometria solida si contrappone a quella piana perché più stabile In quanto dotata di spazio interno.

Sul discorso della solidità in rapporto all'Età Moderna e capitalistica si è intrattenuto il sociologo Lacan ponendo l'accento non sul soggetto in quanto è in rapporto alla concezione socratica della definizione di essere, ma in base sl posto che occupa nella società. Sulla concretezza conferita dalla posizione economica non solo si è intrettenuto il Diritto Romano ma anche quello Canonico e ciò non dovrebbe tanto stupire se ci soffermiamo sugli interessi materiali di cui si è macchiata la Chiesa nel tempo e sulle politiche da lei attuate al fine di salvaguardare proprietà e privilegi. Ritornando a Lacan e al suo pensiero spunta una legittima riflessione che ci porta a formulare una domanda.

Cosa s'intende oggi per solidità?

Nell'Ottocento la solidità era ancora la proprietà di famiglia guardata con gli occhi del sentimento. Così è stato fino ai primi decenni del Novecento e alla riforma agraria. Oggigiorno nell'era delle grandi ed emancipate democrazie, la solidità è concepita come una fase transitoria. Ad essere diventato fluido non è solo l'uomo ma anche la sua stabilità economica. Il denaro liquido si tende a farlo scomparire perché ciò che è liquido passa di mano In mano e toglie respiro al potere accentratore. La fluidità è l'evanescenza di un mondo che tende a eliminare il concetto di proprietà dietro il paravento di una cultura che pone in primo piano la solidarietà in quanto meccanismo regolato dalla legge degli utili. Tale meccanismo consegna di fatto il potere nelle mani di chi guida il processo di elargizioni che, come una catena di montaggio, circola continuamente non curandosi di conservare il rapporto di continuità tra chi dà e chi riceve. 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

Ti potrebbero interessare anche:
home-2-ads-fsp-cca-001