L'arco e l'Arche'
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L'arco e l'Arche'

Invito all'Arte
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Teatro Kursaal Santalucia (Bari) , interno
Teatro Kursaal Santalucia (Bari) , interno

 

Ho parlato del triangolo come della prima figura geometrica. In effetti lo è, in quanto ottenuto dalla linea di congiunzione tra due segmenti o lati. Atipica è la posizione della circonferenza all'interno di tutte le figure geometriche intese anche come simboli, perché essa attiene alla dimensione di antetempore e a quella finale, oltre il tempo, che coincide col principio o punto di partenza.

La geometria è una branca delle scienze matematiche e lega l'uomo alla realtà osservabile e tangibile. L'ottagono in riferimento a questo discorso ci parla della relazione con Dio ricercata attraverso il reale che viene ricondotto a Lui Alfa e Omega, ossia principio e fine.

Ho parlato del valore sacro degli agrumi che sezionati in orizzontale rimandano alla rappresentazione del sole. Gli spicchi non sarebbero che figure triangolari a definire la ritmicità della disposizione dei raggi. I rosoni delle chiese, la configurazione più semplice dei mandala s'ispira ad essi.

Abbiamo altresì visto il significato dell'angolo che rende variabile e in un certo senso dinamica la figura del triangolo. L'angolo rappresenta a seconda delle circostanze protezione e accoglienza, oppure difesa e attacco. All'angolo e alla sua percezione è legato il regno degli archetipi e l'inconscio umano. Così come alla relazione angolo circonferenza è legata la struttura archtettonica dell'arco in muratura, nonché dell'arco come arma rudimentale o strumento di caccia.

L'arco è forse l'elemento più nobile di tutti quelli che compaiono in un edificio sacro ma non solo. Tutti gli interni e gli esterni prestigiosi constano della presenza di archi che mettono in relazione la geometria del reale, ossia della dimensione dall'uomo, con la sfera celeste. A seconda del valore che si dà all'uomo e a Dio e al loro incontro, l'arco acquista svariate sfumature plastiche e configurazioni. Anche nel discorso musicale gli strumenti ad arco campeggiano e rubano la scena nell'emiciclo dell'orchestra. Splendono per i loro accordi di armonia ed elevano e riportano l'uomo alla cupola celeste. Sul discorso della musica in rapporto alle sfere celesti si è occupato ampiamente Platone ma anche Pitagora che ha presentato una lettura in chiave matematica di essa. Entrambi insieme al successivo Aristotele rappresentano i punti cardinali della filosofia medievale e successiva.

L'importanza dell'arco è contenuta nella parola. Esso è la rappresentazione dell'Arché, il principio a cui tende l'uomo e definito dalla volta. All'etimo "arco" è collegato il prefisso "arci" che indica superiorità e che troviamo ad esempio nelle definizioni dei più alti ministri della Chiesa come "arciprete" e "arcivescovo". L'architrave sostiene il tetto, l'architetto è colui che progetta la struttura degli edifici sacri e rappresentativi di una cultura. Quello dell'architetto più che un lavoro era considerato anticamente un vero e proprio titolo distintivo di superiorità. Gli architetti nelle grandi civiltà mesopotamiche e sapienziali operavano a stretto contatto con la casta sacerdotale e quindi reale. "Architetto" è l'unione di "principio" e "copertura". È colui che riesce a comprendere il linguaggio di Dio riservato a pochi. Dio è il Grande Architetto dell'Universo, il GADU secondo la Massoneria.

Se la prima rappresentazione del Tempio è stata il bosco a cui l'uomo si è poi ispirato nelle costruzioni sacre, i rami degli alberi che si abbracciano e sostengono ai due lati di un sentiero costituiscono il primo esempio di arco che ritroviamo anche nella particolare posizione assunta dalle braccia umane. Il ponte con la configurazione ad arco indica il passaggio in orizzontale. L'arco gotico slancia invece verso l'Assoluto. Lo stile Liberty recupera la visione degli archi in rapporto ai rami degli alberi, rimandando al princpio di sacralità insito nella Natura stessa.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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