Ramo e rame. Evoluzione nel mondo antico
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Ramo e rame. Evoluzione nel mondo antico

Invito all'Arte
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Calabria abbandonata. Foto di Antonio Arico'
Calabria abbandonata. Foto di Antonio Arico'

 

Nonostante la pietra sia considerata materia inorganica, ci sono dei riferimenti che la assimilano al legno. Abbiamo visto come pietra e legno siano stati determinanti per l'evoluzione delle civiltà antiche.

Il legno ha trovato spazio al di là del legame col fuoco nella prima idea di villaggio, attraverso capanne e palafitte. Resistenza, leggerezza e malleabilità lo hanno reso funzionale ai primi nuclei abitativi al di là della grotta, suggerendo la funzione di copertura e sostegno. L'immaginario collettivo relativo al legno associato alle foreste in cui i rami coprono la visuale del cielo, ha consentito l'adattamento alla funzione di tettoia e copertura dei primi nuclei abitativi. La palafitta che si erge sull'acqua è la conseguenza della sperimentazione dell'elemento acqua nello spegnimento del fuoco, ragion per cui le palafitte erano considerate sicure e leggere da smantellare in caso anche di umidità. Il legno comporta l'effetto negativo di infracidirsi a contatto con l'acqua, un "pregio" che caratterizza ogni sostanza organica.

L'associazione della pietra al legno non è l'unica. La ritroviamo anche a proposito del metallo e in particolare del rame agli alberi. "Ramo" e "Rame" traggono ispirazione nel nome dalla loro particolare affinità che rivela il contatto dinamico tra l'uomo e il mondo empirico fenomenico. "Ramo" trae origine dalla radice etimologica latina e araba dal significato di "slanciare". I rami infatti sono i raggi dell'albero che si protende verso il cielo. L'associazione rame ramo però rimanda alla qualità del rame di diventare verde in condizioni di ossidazione. Si ricopre di verde come i rami degli alberi in primavera. La differenza risiede nel fatto che mentre il verde dei rami suggerisce una condizione di floridità e giovinezza associata alla stagione della primavera, l'ossidazione del rame è associata alla condizione di vecchiaia che però regala piacevoli sorprese.

Secondo le tradizioni antiche il verde del rame sarebbe curativo e guarirebbe ad esempio dai disturbi delle ossa come i reumatismi che si palesano in vecchiaia. Ciò che avvelena cura, secondo gli antichi, questo a seconda del dosaggio e della materia di riferimento. Il muschio ad esempio, che ricopre le rocce in prossimità dei rivoli d'acqua la danneggia e crea infiltrazioni. Nonostante si pensi il contrario, la materia pulsante che ricopre quella inorganica risulta essere più forte di quanto considerato inerte. Lo verifichiamo attraverso l'abbandono delle case antiche che si popolano di verde. È quanto ha suggerito all'uomo una nuova visione della Natura distante da quella primordiale di cui ha mantenuto l'impronta del disordine. Al magma iniziale è andata sostituendosi la floridezza delle foreste che nella loro selvaggia primitività hanno portato le civiltà nordiche a trarre esempio di forza e bellezza. Altro invece per le culture classiche impostate sull'evoluzione della dea Madre da Kaos Apeiron a fertilità della vita, fertilità come principio associato al governo della terra tramite l'agricoltura che le ha imposto un senso d'ordine.

 

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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