"L'arte di ascoltare i battiti del cuore". La poesia è lentezza
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"L'arte di ascoltare i battiti del cuore". La poesia è lentezza

L'arte di ascoltare i battiti del cuore. La poesia è lentezza

Invito all'Arte
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È raro oggigiorno leggere un romanzo in cui la trama sia al servizio del messaggio o dei messaggi che l'autore attraverso l'opera intende lanciare, e ancor più difficile oramai è incontrare una vicenda costruita su un tempio di emozioni che non sia un omaggio al non senso odierno.

Irina Vitalievna Karkabi
Irina Vitalievna Karkabi

 

Difatti imperano nel panorama librario internazionale grovigli di vicende appassionanti, quanto truci, frutto di invenzioni imbastite sul sangue e uno spietato gusto orrido, allo scopo di riflettere in modo ossessivamente esagerato l’inestricabile confusione e l’insano costume che caratterizzano la nostra epoca. La velocità con la quale si snodano le trame non induce alla riflessione e diviene una bieca trasposizione sul piano letterario del consumismo sfrenato al quale ci siamo assuefatti e che salvaguardiamo tra le macerie dell'arte quasi fosse un patrimonio d’inestimabile valore da difendere dall'oltraggio del tempo.

Nulla di tutto questo s'incontra nella lettura dell'opera L'arte di ascoltare i battiti del cuore dello scrittore tedesco, autore di diverse opere, Jan Phillip Sendker. La lentezza con cui si svolge la trama permette di assaporare ogni singolo riflesso della poliedrica stella, rappresentazione questa calzante anche se abusata, di contenuti spirituali e quindi universali. Se la poesia è lentezza, l'autore di tale romanzo tende a ricordarlo al lettore, accompagnandolo passo passo lungo il percorso, un viaggio di emozioni, profumi e sentimenti che mette in comunicazione la magia del l'Oriente, additato a patria della quiete interiore, e la frenesia occidentale rappresentata nello specifico dalle metropoli americane.

Il dialogo è possibile se si apre la mente alla fruizione sottile e libera, ossia svincolata dai parametri di riferinento occidentali, della Bellezza da intendere invece come sostanza divina che permea di grazia l'animo umano e permette di travalicare ogni confine. I battiti del cuore s’imprimono nella memoria del lettore quanto dei protagonisti, che insieme si mettono in viaggio fino alla risoluzione estatica del mistero che profonde l'intera opera e che si trascina fino all'ultima pagina del romanzo, incrociando infine il tema del Mito e porgendogli un ruolo al di fuori dei luoghi comuni.

Una domanda si solleva tra le pagine della narrazione e riguarda il valore del passato. La memoria di singole vicende slegate tra loro può ricondurci alla riscoperta delle radici, nonché al loro inestimabile valore? In ciò s’intravvede il grosso limite della nostra civiltà al cospetto di quella orientale dal ritmo lento e quindi sacro, e la dicotomia tra le due l'autore punta a risolverla, forse in modo un po’ ingenuo, a conclusione del suo iter narrativo, soffermandosi sull’inebriante quanto universale linguaggio dell'anima capace di abolire ogni frontiera e di lasciare spazio alla condivisione dell'umano sentire.

L'arte di ascoltare i battiti del cuore, Jan Phillip Sendker
L'arte di ascoltare i battiti del cuore, Jan Phillip Sendker

 

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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