I pilastri della Civiltà
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I pilastri della Civiltà

I pilastri della Civiltà

Invito all'Arte
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In un casa coesistono infinite vite. Nel momento in cui l'uomo da nomade è diventato  stanziatore, l’esigenza di darsi una propria  dimora ha cambiato non solo l'assetto della società  ma anche i canali di percezione del Sacro.

Costruttori di Cattedrali
Costruttori di Cattedrali

 

I primi riferimenti a soluzioni abitative sono stati le grotte e le tende di pelli di animale. Le prime stabili, le seconde invece adattabili agli spostamenti di cacciatori e allevatori. Il lavoro che ha camminato con l'evoluzione della cultura umana e l'adattamento alle nuove esigenze insorgenti, mantenendo  il legame con l'intangibile, che è  andato rinsaldandosi nel tempo, è quello del costruttore e di chiunque collabori alla fabbricazione di una casa.

La casa è  il piccolo, la conchiglia che accoglie le attività  private dell'uomo, e la sua coscienza sacra. È il microcosmo e il corpo che contiene lo spirito e ciò  basterebbe a giustificare l'alta considerazione di cui godevano anticamente costruttori e muratori.

Per una società orientata verso l'Alto, la casa non puo' prescindere da riferimenti al culto che abbraccia. L'altarino delle preghiere ad esempio, collocato quasi sempre nelle nicchie è  il  cuore della casa che lega la materia al regno invisibile dei morti e degli spiriti. I templi con l'ampliamento e il consolidamento delle strutture sociali diventano i luoghi in cui avvertire la presenza di Dio, e di raccoglimento atto al risveglio della memoria del cuore che recupera i più antichi esempi di santuario e altare, ossia i boschi. I templi diventano una megastruttura di simboli orientanti ed orientativi, custodi di un antico sapere trasmesso con alfabeti iconici accessibili a pochi, per questo scrigni di un sapere inviolabile. Così  nascono le prime corporazioni di muratori, dando vita a una vera e propria casta al servizio dei Sacerdoti e del Culto.

Se Dio è  magia, il luogo che lo ospita dev'essere altresì magico, luogo  convogliatore  di quelle forze che Dio esercita nella Natura. Astronomia, alchimia e conoscenza della Terra si ritrovano nel lavoro del costruttore e ancor prima del carpentiere che da' l'orientamento cardinale alla fabbrica. Il potere immaginifico esercitato dal muratore che usa la materia prima della terra per creare una struttura che ospiti il divino ha influenzato nel tempo l’immaginario popolare, dando adito a storie e aneddoti relativi allo spirito della casa, “l'augurio” che in forma invisibile vivrebbe nella stessa dimora dei proprietari. L'augurio da “augure" è  l'anima del primo muratore, il carpentiere, che ha posizionato la prima pietra e ha innanzitutto stabilito l'orientamento della casa. Anticamente  templi e costruzioni rappresentative richiedevano l'autorizzazione degli auguri che raccoglievano e interpretavano il responso degli dei a proposito del luogo di ubicazione della costruzione. Propiziarsi gli dei era fondamentale e la cerimonia ultimava col lancio di una moneta sul sito dove sarebbero sorte le fondamenta, come ringraziamento rivolto agli dei. Quest'usanza è  perdurata nel tempo giungendo ai nostri giorni. Ancora oggi in alcune aree meridionali è diffusa l'usanza augurale presso i carpentieri di lanciare la moneta sul sito prima di innalzare la costruzione.

Nel Medioevo la costruzione delle cattedrali era affidata a vere e proprie maestranze costrette a migrare di area in area al servizio del potente di turno, signore o vescovo, che li aveva ingaggiati per l'edificazione o l'arricchimento della  fabbrica già  esistente, al fine di accrescere fama e prestigio. Carpentieri e costruttori si muovevano, famiglia al seguito, esprimendosi appieno nel lavoro delle proprie mani. Sono rari i casi in cui un mastro costruttore o un carpentiere abbia lasciato traccia del proprio nome, ma l'impronta data alla fabbrica sacra è un segno inconfutabile.

I pilastri della terra
I pilastri della terra

Il romanzo a sfondo storico I pilastri della terra di K. Follett tra i numerosi intrighi di potere che racconta inserisce la vicenda legata a una famiglia errante di costruttori, dando ampio spazio alla vita difficile che i muratori erano costretti ad affrontare in mancanza di richieste di lavoro. Dalla narrazione risalta l'aspetto della dignità personale dei costruttori  in netto contrasto con la temporalità e gli abusi di chi usava la propria  autorevolezza per accampare solo diritti. La prosaicita' di Follett non ottenebra la figura austera dei costruttori citati, il loro impegno supportato dalla collaborazione dell'intera famiglia, compresi donne e bambini.

Dio ha forgiato il corpo umano con la creta, dando vita al primo esempio di tempio e i costruttori con lo stesso materiale protraggono questo antico rito sfidando il tempo.

 

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.