La memoria del Se' e l'altrove
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La memoria del Se' e l'altrove

La memoria del Se' e l'altrove

Invito all'Arte
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Non é dallo spessore che si riconosce il valore di un libro.

Marie Augustin Zwiller
Marie Augustin Zwiller

 

I romanzi prolissi in genere sono costruiti sulle divagazioni che distraggono il lettore dal contenuto.

La narrativa è condensazione di pensieri e dovrebbe risvegliare e condurre. In questo i Nordeuropei sono veri maestri. Catturano l'interesse del lettore basandosi sul poco che, attraverso l'estro narrativo, tende a ricomporre i pezzi sparsi del racconto esistenziale. Il passato si annulla ed emerge l'essere il cui riscatto da una condizione di struggente inquietudine si risolve nel confronto e non solo contemplazione con la Natura, essenziale nel risveglio della memoria che, grazie agli alberi, risulta rinvigorita.

La mitologia dei Paesi nordeuropei trae ispirazione dalla rigogliosa presenza dei boschi non ridotti a puro elemento coreografico. E' difatti scientificamente provato che i boschi conducono al sé profondo, scavando negli episodi tansitori che compongono il tracciato esistenziale.

L'uomo è solo dinanzi al Creato che amplifica le proprie percezioni dando modo al Sé Assoluto di emergere e di smussare nell'indefinito ogni contrasto. La Natura quindi non è senso di abnegazione nella solitudine, ma esultanza di contro alla presunzione dell'Io che non si lascia da essa facilmente ammansire.

Rispetto alla letteratura razionale e logorroica di estrazione classica, la letteratura nordica nel suo precipuo carattere intimistico sa emozionare e condurre il lettore lungo le spire di un percorso che cerca l'unione col diverso e non precipita nei contrasti. Il tutto avviene grazie alla compresenza della Natura che è silenziosa compartecipazione ai drammi umani, effigie di un Principio che l'ha dotata di un'anima propria capace di suscitare nell'uomo sentimenti altissimi e di riesumare attraverso l'involucro dei sedimenti esperienziali la sua vera ossatura. La Natura è l'anima che si fa sostanza attraverso la forma cangiante degii elementi. E' il vento che lancia barbagli di luce e tenebra attraverso il flessuoso ondeggiare della chioma. E' l'acqua che dall'indefinito chiama e trasporta lontano.

La fonte nascosta
La fonte nascosta

L'acqua è una presenza che accoglie e purifica, ma anche, nello specifico del mare, il tramite che traghetta altrove, verso una nuova vita, oltrepassando il concetto di morte. Proprio su quest'ultimo significato, oltre che su quello che vede l'acqua interprete dell'arché femminile, si concentra il meraviglioso romanzo La fonte nascosta di Hella Haasse, una delle maggiori interpreti del panorama letterario olandese e non solo del Novecento. Il protagonista della vicenda col pretesto di mettere ordine nella sua relazione coniugale, si ritira nell'antica casa di famiglia della moglie, instaurando con essa un legame che si sottrae ad ogni logica. La presenza della donna aleggia nel respiro della natura circostante e sottovoce si fa strada nel silenzio della casa, portandolo a indagare sulla sua scomparsa e al tempo stesso a riappacificarsi con se stesso e con la moglie. Sgretolando le pareti del tempo, il romanzo fa luce sulla memoria sepolta che non è la coniugazione al presente di episodi conclusi, bensi la chiave di accesso al futuro che è enigma e sospensione.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.