L'Enuma Elish e la Teogonia
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L'Enuma Elish e la Teogonia

L'Enuma Elish e la Teogonia

Invito all'Arte
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Il poema teogonico Enuma Elish tradotto con "quando in alto" contiene nel titolo la radice sanscrita "el" che ritroviamo nelle parole "alto" così come in Elohim, Allah, Elios, sole ecc.

Tale opera fa riferimento alla Creazione dell'Universo, dello spazio e del tempo. La scintilla che avrebbe determinato ogni cosa sarebbe scaturita dal convogliamento delle acque dolci (Apsu) in quelle salate (Tiamat) .

 William-Adolphe Bouguereau. Il rapimento di Psiche
William-Adolphe Bouguereau. Il rapimento di Psiche

 

Alle seconde si richiama il drago a cinque teste Tiamat dei giochi di ruolo, in quanto il drago è un simbolo teriomorfo riconducibile al regime femminile dei simboli, relazionabile alle acque primordiali, materne.

Se le acque dolci rappresentano il principio maschile, quelle salate il principio femminile, e il loro mescolarsi riconduce all'atto sessuale posto all'origine di ogni cosa. Questa visione ereditato dalla cultura babilonese direttamente da quella sumera, influenzerà tutto il bacino mesopotamico, nonché la cultura ebraica fino a penetrare nel mondo greco. A questo difatti s'ispirerà Esiodo nella sua Teogonia che vedrà Apsu e Tiamat rappresentati rispettivamente da Cosmos (il principio dell'ordine) e da kaos, espressione del magma primordiale, che confliggendo tra loro avrebbero dato vita alla stirpe divina e quindi al molteplice. 

Esiodo. Teneconia
           Esiodo. Tenegonia

Con la sua Teogonia Esiodo, vissuto a cavallo dell'VIII e VII secolo a.C. in un'epoca di ripresa in seguito al Medioevo Ellenico determinato dall'invasione dorica dell'anno 1000 a.c., sembra voler riporre le basi nel mondo greco, ripartendo da quelli che sono gli archetipi culturali sopravvissuti al declino precedente. Con grande lungimiranza rispetto ai suoi contemporanei, intuisce che la memoria storica è secondaria rispetto alla memoria culturale che va consolidata e protetta dagli affronti esterni che caratterizzano proprio l’Età del Ferro. Il prossimo nemico non sarà straniero, come i Dori giunti dai Balcani, ma sarà greco e si esprimerà nello scontro tra la gloriosa e democratica Atene contro la guerriera Sparta.

Al fermento socio politico di quel tempo si accompagnerà l'orrore della morte, e dal confronto tra i due maturerà una nuova concezione spirituale dell'uomo, più moderna perché slegata da ogni protezione divina, che richiamerà una risposta crudamente arcaica e dagli accenti ctoni portati alla ribalta dal culto di Dioniso. L’Età della Tragedia che va profilandosi già nel VII sec., trova i suoi albori proprio nell'accento profetico della Teogonia, allorquando Esiodo, annoverando le Moire tra i Figli della Notte generati dal Kaos primordiale, le identifica con l’ultima, Atropo, che diviene la Moira. Il Destino pertanto, acquista un'identità oscura, guadagnando il significato di Destino di Morte dal quale gli stessi dei non sono immuni.

Il carattere iniziatico della Tragedia in rapporto a Dioniso e alla maschera del dio riecheggia come trofeo di bellezza in un'Atene eroica, destinata a perdere con Pericle la sua centralità egemonica, ma a perdurare nei secoli attraverso la voce dei grandi, filosofi e non solo, che ne hanno scolpito e tramandato il nobile volto.

Leggi la poesia: Moira

 

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.