La civilta' del Mito e il declino dell'Occidente
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La civilta' del Mito e il declino dell'Occidente

La civilta' del Mito e il declino dell'Occidente

Invito all'Arte
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Tutto muore eppure, tutto rinasce per continuare ad essere.

Salvador Dalì, L’aurora, 1948
Salvador Dalì, L’aurora, 1948

 

Evidentemente la morte non è che il frutto di elucubrazioni mentali che nel tempo è andato scalfendo i pilastri della singolarità che ci rende unici ma inglobati in un tutto.

Ciò che definiamo Mito è molto più e totalmente diverso dal singolo fatto favolistico che ci viene propinato negli studi scolastici. E' un modo di essere e di vivere la propria vocazione identitaria all'interno di un tessuto più ampio ma circoscritto, individuabile attraverso simboli, riti e non ultimo, il linguaggio dell'arte. La filosofia del Tutto tiene in piedi la struttura complessa di ogni singolarità che va a incastrarsi con le altre e a incastonarsi nell'articolata configurazione di un mosaico in cui ogni tessera occupa uno spazio e quindi una sua dimensione, dando vita a un insieme affatto caotico, che obbedisce e riflette una lettura e un ordine precisi.

Ciò che chiamiamo Mito riguarda un ritorno costante che conserva però all'interno tratti distintivi ed essenziali di autonomia che reinquadrano e riscrivono l'atto della Creazione. La società del Mito consta di piccoli universi che interagiscono tra loro e riflettono un ordine innescato dall'esplosione del Caos primordiale. Esplosione, Ordine e ritorno all'Implosione sono le tre fasi riscontrabili all'interno di ogni identità che si muove in un'ampia struttura rappresentata dal cerchio che contiene e protegge, ma anche rinnova attraverso lo stadio della Morte, riflettendo il ben più complesso e completo macrocosmo dell'Universo simbolicamente espresso con la sfera.

Il cerchio e la sfera
Il cerchio e la sfera

Wilmo Boraso nel suo saggio Il cerchio e la sfera si interroga sul decadimento della civiltà occidentale per un uso aggressivo e smoderato della ragione che deprime quella identità di appartenenza su descritta. Attraverso una rilettura attenta della filosofia greca, cerca di ricondurre la civiltà occidentale pragmatica e incapace di sentire, tra le braccia di quell'origine tanto agognata nella sua sfuggenza. Seguendo un viaggio a ritroso, si riporta agli esordi del Pensiero Greco, allorquando, prima ancora che si tingesse di retorica e di digressioni speculative, la filosofia si faceva interprete e veicolo dell'immenso patrimonio sapienziale identificato da Boraso nel sole che sorge a Oriente influenzando e permeando le tradizioni più antiche.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.