Toti e il ruolo degli anziani nella giungla mondialista
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Toti e il ruolo degli anziani nella giungla mondialista

Toti e il ruolo degli anziani nella giungla mondialista

l'Opinione
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Se non sei in linea con l'establishment, sei bollato come folle, untore di fake news o amorale.

Toti e il ruolo degli anziani nella giungla mondialista
Toti e il ruolo degli anziani nella giungla mondialista

 

Il malcapitato di turno è Toti, il Governatore della Liguria, ovviamente di Destra. Si è espresso a favore dell'apertura sempre con le dovute misure antiCovid da rispettare, ma cercando di spostare l'occhio dei riflettori dagli anziani ai giovani. Ha poi chiesto scusa per quella che è apparsa a tutti una provocazione infelice ma, poco importa, dal momento che gli Italiani spinti dalla stampa di regime lo hanno subito assalito con insulti. È successo questo, come sempre accade a chi non si allinea alle direttive del Governo. Toti in realtà ha cercato, magari non nel migliore dei modi, di focalizzare l'attenzione su un punto essenziale del programma mondialista che consiste nel proteggere gli anziani e comprimere la vitalità dei giovani. Potrebbe ciò sembrare in conflitto con la linea politica mondialista, ma non è così. Rientra tutto nel gioco della maschera globalista. Finti ossimori ben architettati servono a confondere i cittadini. 

Uno dei punti più importanti del programma mondialista è proprio il contenimento della popolazione, che andrebbe a favorire non a caso il flusso di migranti in Occidente dalle aree disagiate del pianeta, gente di comodo agli imprenditori che, come già stiamo vedendo, li stanno assumendo come manodopera a basso costo. Nel tempo questa realtà prenderà piede al punto da cambiare la configurazione sociopolitica del pianeta. A ciò grande impulso fornirà il neopresidente Biden allineato con le politiche dei poteri forti.

Qui in Italia gli anziani vengono tutelati perché servono per mantenere alta la credibilità del Governo salvavita rappresentato dal modialista Conte. Difatti, basta farsi un giro tra i programmi cult televisivi per trovare una forte rappresentanza tra conduttori e conduttrici di persone ben oltre la cinquantina. Ciò soprattutto nei talkshow dove facilmente si fa politica di manipolazione della realtà a cui l'anziano sottosta.

Questo rientra nella linea della propaganda. Ben diversa è la verità. I giovani sono scomodi perché non facilmente addomesticabili. Il ricatto subdolo e volgare di restare a casa per salvare le fasce deboli della popolazione e gli anziani li demotiva ancora di più, riducendo le loro capacità ricettive e di analisi della realtà. I nostri giovani saranno a lungo andare ridotti a zombie e a futuri automi se non dipendenti degli psicofarmaci che andranno a gonfiare l'economia già solida delle case farmaceutiche. L'assenza di relazioni, la carenza di prospettive, la creatività espressiva negata attraverso la chiusura di associazioni culturali, cinema, musei e teatri. Gli anziani servono ma fino a un certo punto, dal momento che non vengono tutelati adeguatamente nelle RSA dove sono parcheggiati proprio da coloro che poi reclamano giustizia. Mi chiedo allora, che cosa possiamo aspettarci da una simile società?!

Non sarebbe meglio e più giusto pensare a tirare su una società giovanile e sana in cui il singolo relazionandosi con gli altri fosse messo nella condizione di sviluppare una giusta capacità critica? Credo che Toti a questo si riferisse, subendo gli attacchi di chi magari ha i genitori parcheggiati in una struttura. Perché la nostra, vedete, è una società strana e sempre più strana diventerà in questo stato di cose. L'area grigia è quella dei potenti mentre a noi cittadini il bianco deve apparire nero e viceversa, a causa di chi sovverte i valori portanti e i loro principi.

Ho scritto e condiviso questo articolo
Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

Ti potrebbero interessare anche:
home-2-ads-fsp-cca-001