I cantanti di oggi. Una gioventù sulle sabbie mobili
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I cantanti di oggi. Una gioventù sulle sabbie mobili

l'Opinione
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I cantanti di oggi. Una gioventù sulle sabbie mobili

 

Il ragazzo con la felpa fucsia sta diventando un altro caso cavalcato dalle Sinistre che si esprimono per bocca di allegre signore attempate che trovano luogo nei salotti televisivi. È il gioco del politicamente corretto. Creare gli attriti e dare addosso a chi persegue la linea tradizionalista.

L'episodio del fucsia indossato da un ragazzo viene fatto passare per l'ennesimo caso xenofobo contro colui che esce dal gregge. Come al solito la confusione viene dirottata a giovamento di chi vorrebbe rendersi paladino dei diritti umani. Diciamo come stanno le cose e diciamo anche che la gente è stufa e arcistufa dei casi sempre più diffusi di smidollate originalità che dietro nascondono anomalie ben più gravi, radicate nella cultura sociale odierna. Il desiderio quasi bisogno della propria affermazione personale, per dire urlando "io esisto" che si traduce nell'ostentazione caricaturale della propria specificità è figlio di un vuoto culturale di cui nessuno (e proprio tra quelli del politicamente corretto in primis) vuole assumersi le dovute responsabilità. Stiamo allevando giovani non ricchi di estrosa genialità, ma veri e propri casi umani con anomalie sorte su basi che anziché essere rigide, vanno sempre più assumendo le fattezze di sabbie mobili pronte a inghiottire il primo che volesse sentirsi fuori dal gregge.

Cantanti che sono esibizionisti senza neanche il dono della voce. Gruppi musicali sulla cresta dell'onda non per quello che fanno e realizzano musicalmente, ma perché espressione di uno stile di vita diseducativo più che azzardato. Chi è il cantante oggi? L'ambiguo. E l'ambiguo non è mai stato premiato da nessuno. Il vestire che esprime una non dichiarata posizione crea in chi guarda una forma di indispettimento che nei meschin si traduce nell'innescamento di situazioni sgradevoli che nelle situazioni estreme sfociano in aggressioni. Un conto è essere diversi, ben altro è essere ambigui e su questo punto e sulla pelle di tutti le Sinistre ci marciano in una propaganda deleteria.

Per intenderci prendiamo a esempio il gruppo rock storico dei Kiss. Le loro apparenti mascherate recavano un messaggio preciso. Si truccavano da gatti aprendo finestre importanti connl'ausilio di quel trucco studiato a puntino sui simboli arcani che da sempre legano il Gatto a una spiritualità esoterica e sottile.

Oggi i giovani dall'aspetto estroso non hanno cultura. Sono ignoranti nell'anima e la giubba fucsia del giovane cantante è l'evidenza di quella nullità a cui ci si va seriamente ribellando. Peccato che pochi ancora si siano accorti di quanti danni stia mietendo l'ambiguità e non solo del politicamente corretto o del Green. Pochi si rendono conto dei campanelli d'allarme lanciati dai tanti ed estremi episodi di violenza in cui da punire sarebbero i manipolatori culturali di questa nostra epoca e poi gli aggressori veri e propri.

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Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

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