Quando si è a capo di un'organizzazione politica eversiva, dico eversiva, non violenta, si dovrebbe sapere che l'accessiva passione può sortire effetti contrari e nefasti. Da sempre come passionali sono considerati movimenti e partiti di Sinistra, coloro che fanno del coraggio sanguigno la spinta alla tutela del popolo e dei suoi interessi democratici.
All'opposto troviamo i lucidi, i neri, coloro che osteggiano il furor di popolo poiché deconcentrerebbe e distrarrebbe dagli obiettivi. Il sangue freddo è sempre stato un deterrente delle Destre oggi alquanto seguite da coloro che vedono seriamente minacciati i principi della democrazia. Che sia o non sia responsabile degli episodi di violenza consumatisi a Roma in luogo delle ultime manifestazioni contro il Green Pass, Forza Nuova si è macchiata di un gravissimo reato che è quello di aver gettato all'aria la fiducia riposta in lei da quanti le riconoscevano il merito di essere l'unica forza politica attiva a favore del cittadino lavoratore. Già si respirava un clima contrario alla Destra in prossimità delle elezioni e tutta la macchina mediatica del fango scaraventatale contro dai rappresentanti del potere è servita a portare al ballottaggio i candidati delle elezioni comunali. Dico al ballottaggio che può essere finanche peggiore di una sconfitta schiacciante per la risonanza mediatica che ne deriva. I sovranismi, le politiche di legittimazione delle identità nel pieno rispetto dei valori umanistici sono d'intralcio al grande disegno omogeneo delle Massonerie totalitariste che continuano a dirigere le sorti del pianeta, nonostante le gravi incrinature a loro interne.
Il progetto nefasto ben congegnato dal Sionismo delle banche e neoliberista ben strutturato sulle basi delle leggi di equilibrio che lo hanno tenuto ben saldo, si sta fratturando al suo interno. A poco sembrano essere serviti i matrimoni combinati tra le grandi famiglie che ne tessono le trame, complice il desiderio implicito e connaturato all'uomo di emergere come individuo anche sul livellamento indotto dal corredo di interessi speculativi. Per non franare e mantenersi a galla non c'è via più consigliabile di quella da sempre battuta e che consiste nello screditare i nemici. È un gioco subdolo che costerà la vita a chi lo ha congegnato ma anche a chi pivellamente gli ha teso la mano in questi ultimi giorni. Castellino avrebbe dovuto con lucidità, con quella lucidità che gli è di fatto mancata, prevedere in quale fossa di leoni sarebbe stato cacciato. Quanto accaduto a Roma ha sciolto le speranze di chi considerava la Destra l'unico referente politico e in più rischia di innalzare ulteriormente l'asticella delle repressioni sociali e liberticide. L'assedio alla CGIL è stato un autogoal dalle tragiche conseguenze che ci apprestiamo a vivere. A prescindere che il lavoro sporco sia stato svolto dagli infiltrati o no, è espressione di una leggerezza e di una immaturità politiche su cui marceranno governanti e giornalisti con l'obiettivo ancora una volta di manipolare e irretire il popolo.