E così Draghi, per convincere quanti non sono caduti nelle sue strette precedenti, ha deliberato il suo ultimo capolavoro.
Come ha giustamente sottolineato il senatore Paragone, l'ultimo decreto evidenzia chi sia realmente Draghi, un subdolo banchiere senza cultura né umanistica, né tanto meno sociale. L'obbligo vaccinale imposto agli operatori over 50 disoccupati e anche inseriti nel mondo del lavoro è la prova schiacciante di una mentalità inquadrata secondo gli schemi della nuova cultura economico capitalistica filocinese che considera l'individuo uno strumento con cui apportare solidità e potere alle classi dominanti. Draghi incarna il nuovo fenomeno liberista che Fusaro non esita a definire Turbomondialismo.
Questo decreto suona come l'ultimo canto del cigno da parte di un governante che, giunto al capolinea di una serie di politiche errate che riportano il Paese a un remoto passato di abusi e soprusi, con la sanzione dei 100 euro getta la spugna. È un Governo quello Draghi, tra maggioranza e opposizione, dei conti della serva. I 100 euro sono il giusto pegno per uscirsene puliti. È un voler punire proprio coloro che, da non vaccinati, non hanno partecipato attivamente alla diffusione del virus. È un voler mettersi la coscienza in pace, sapendo che l'obbligatorietà è illegittima per un siero genico spacciato per vaccino, che è ancora in via di sperimentazione.
Qualche pollo ci sarà che pagherà e a più riprese il gettone di cento euro. Una cifra ridicola per i più, sicuramente se confrontata con le centinaia di euro che si sarebbe costretti a pagare se il vaccino avesse superato tutti gli steps della sperimentazione. Meglio poco che niente, meglio accontentarsi che dare nell'occhio pretetendendo ingenti somme. Peccato che Draghi non abbia fatto i conti con quanti, avendo scoperto le carte non si piegheranno e questa volta saranno proprio i vaccinati truffati più di una volta tra decreti e ricatti, a dire basta. Intanto però, il danno umano e sanitario è stato fatto con le scorte di vaccini in via di smaltimento. Il dopo si vedrà.