Nell'ora della sera l'attesa diventa magnetica e si fa mancanza e presenza. Bisogno di appagamento. L'attesa non è mai di chi è solo, ma del solitario che dà valore alla presenza come all'assenza e pertanto sa chi incontrare.

Nell' ora della sera
Aspetterò sempre di vederti arrivare
oltre il cancello o
all'orizzonte.
Col sole o con la neve,
prigioniera della luce
che è volo e anelito,
bisogno dell'ombra
di rivelarsi.
In te si disegna la vita.
Si esprime la danza
dei colori
che non sopprimono,
ma al vuoto danno movimento.
E sul finire del giorno,
la fretta si appiattisce
nascondendosi nel corpo di un gatto
che sta e rista
immobile sul sentiero e guarda
la pace nell'oscurità,
la pace che è in lui
e di cui lui
è un fremito vermiglio.
Ippolita Sicoli