Cause delle patologie autoimmuni e prevenzione alimentare
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Ven, Apr

Cause delle patologie autoimmuni e prevenzione alimentare

Cause delle patologie autoimmuni e prevenzione alimentare

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Sentiamo parlare sempre più di patologie autoimmuni, ho deciso anch’io di occuparmene, ma quali sono e da cosa sono causate? Purtroppo, a soffrirne sono sempre più persone, per cui non si tratta solo di predisposizione genetica, ma anche l’ambiente esterno gioca un ruolo importante. Leggiamo l’articolo per saperne di più.

Cause delle patologie autoimmuni e prevenzione alimentare
Cause delle patologie autoimmuni e prevenzione alimentare

 

Il sistema immunitario Prima di spiegare cosa siano le patologie autoimmuni, è importante spiegare come il nostro sistema immunitario funzioni. Lo menzioniamo quando siamo influenzati, dando le colpe al sistema immunitario debole, oppure quando in tv ci propongono di assumere gli integratori per rafforzare le difese immunitarie. In realtà, si tratta di un sistema più complesso, che coinvolge organi e cellule specializzate, che hanno la capacità di aggredire qualsiasi tipo di sostanza proveniente dall’esterno: batteri, virus, funghi, ecc., ma anche di riconoscere i tessuti classificandoli come “self”, ovvero propri. Quando quest’ultima capacità viene a mancare, si sviluppano le malattie autoimmuni, poiché il sistema immunitario riconosce come “non self” organi o tessuti, attaccandoli e distruggendoli, compromettendone le funzionalità.

Le cause Le patologie autoimmuni sono causate da fattori sia genetici che esogeni; che la genetica predisponga a questo tipo di patologie è palese, in quanto spesso malattie come la tiroidite di Hashimoto, ad esempio, si manifestano sia nella madre che nei figli, da generazioni in generazioni. Ogni patologia è caratterizzata da particolari mutazioni genetiche, polimorfismi, che insieme ai fattori ambientali scatenano la malattia in questione.

Ma ancor più importanti sono le cause ambientali, tra le quali si menzionano le malattie virali, la permeabilità intestinale, l’infiammazione cronica, la masticazione rapida, la contaminazione ambientale ed alimentare, l’inquinamento; tutti questi fattori sono in grado di scatenare una risposta anomala del sistema immunitario.

I virus, ad esempio, soprattutto quelli appartenenti alla famiglia Herpes virus, dopo il loro decorso vanno in stato di latenza, ovvero “si nascondono” per poi ricomparire in seguito a forti stress, altre infezioni, ecc.; quindi, se questi vengono riattivati a causa di uno dei fenomeni descritti, stimola la risposta del sistema immunitario, che può anche non riconoscere le proprie cellule e danneggiarle. Oltre ai virus, importante ruolo nell’eziologia di questo tipo di patologie è della permeabilità intestinale, o leaky gut (per approfondire l’argomento leggi l’articolo cliccando qui); la permeabilità intestinale è causata da una maggiore produzione di zonulina, una proteina che regola le tight junctions intestinali, che provoca l’allentamento delle stesse: maggiore sarà la produzione di zonulina, maggiore sarà la permeabilità intestinale. Uno dei fattori alimentari che aumenta la produzione di questa proteina regolatrice è il glutine, per questo motivo è consigliabile una dieta priva di glutine in questi casi (per saperne di più clicca qui).

Se il nostro intestino è permeabile, però, masticare velocemente non giova alla salute, poiché il cibo che deglutiamo, non è ben sminuzzato e gli enzimi digestivi fanno quel che possono; è possibile, infatti, che arrivi del cibo indigerito a livello intestinale e che questo entri nel torrente sanguigno, a questo punto il sistema immunitario non lo riconosce come self e scatena una reazione immunitaria, intaccando poi tutti i tessuti che hanno similarità con la sostanza attaccata. Infine, le contaminazioni alimentari ed idriche di pesticidi, diossine e metalli pesanti non fanno che peggiorare le condizioni, aumentando le ragioni per le quali potrebbero scatenarsi reazioni autoimmunitarie.

Meccanismi d’azione 

Ovviamente la patologia autoimmune non si scatena con immediatezza, come potrebbe sembrare dalle parole scritte sopra, ma anche il sistema immunitario deve presentare dei deficit di difesa. Infatti, è la perdita della tolleranza immunitaria, cioè il meccanismo che impedisce all’organismo di attaccare cellule self, a scatenare il fenomeno dell’autoimmunità attivando l’immunità umorale o cellulo-mediata. Il primo tipo prevede la formazione di anticorpi anti-organo, ovvero auto-anticorpi diretti contro cellule del nostro stesso organismo, che le attaccano e le distruggono; mentre, l’immunità cellulo-mediata coinvolgono i linfociti T, attivati dall’antigene, che liberano citochine infiammatorie e che instaurano una condizione di infiammazione cronica.

Quali sono le patologie autoimmuni e come trattarle

Per tornare al soggetto dell’articolo, le patologie autoimmuni sempre più diffuse sono il diabete mellito di tipo 1, la tiroidite di Hashimoto, il morbo di Basedow, il lupus eritematoso sistemico (LES), l’artrite reumatoide, la sclerosi sistemica, la celiachia, ecc. Queste hanno in comune la presenza di autoanticorpi nel sangue, quindi una loro diagnosi non è difficile se cercheremo tramite le analisi i parametri giusti.

Una volta diagnosticata, però, come agire? Non esistono protocolli standard, validi per tutti, da seguire per trattare la patologia, ma ognuno di noi dovrebbe avere un piano personalizzato individuale.

I punti da modificare sono i seguenti:

  • Debellare l’infiammazione: eliminare tutti i cibi pro-infiammatori che stimolano ulteriormente il sistema immunitario ed andare alla ricerca degli alimenti che, a causa del loro spropositato consumo, hanno instaurato una low grade inflammation nel nostro organismo;
  • Educare il sistema immunitario: cambiare stile di vita, scegliendo un’alimentazione di segnale, che possa far ripristinare l’equilibrio omeostatico degli assi metabolici e, di conseguenza, anche il sistema immunitario;
  • Ripristinare la permeabilità intestinale: disinfettare l’intestino per poi ripristinare la barriera attraverso l’utilizzo di integratori, infine, riequilibrare la flora batterica intestinale con l’uso di probiotici;
  • Prestare attenzione alle infezioni virali: lo stress e le nuove infezioni potrebbero riattivare il virus contratto in precedenza, quindi, è importante gestire lo stress e prevenire le patologie scegliendo un’alimentazione equilibrata e che preveda un corretto equilibrio di nutrienti.

Solo tramite quattro piccole modifiche del nostro stile di vita riusciremo a gestire al meglio le patologie autoimmuni, debellando i sintomi e abbassando l’infiammazione che colpisce l’organismo.

Inoltre, per chi volesse approfondire l’argomento, in particolar modo la tiroidite di Hashimoto, può iscriversi al gruppo Facebook creato da me.

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Francesco Garritano
Author: Francesco GarritanoWebsite: http://ilcentrotirreno.it/nutrizione/
Responsabile Scientifico del Supplemento NUTRIZIONE del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Biologo Nutrizionista e Professionista GIFT. Studio, Passione ed Esperienza per il benessere fisico-psichico dei miei pazienti! Nel 2003 conseguo la mia prima laurea in Chimica e tecnologia farmaceutiche, voto 110 su 110 e lode, con tesi di laurea in Biochimica Applicata che diventa pertanto la prima importante esperienza in campo farmaceutico. Nel 2007 ritorno “sui libri” per conseguire nel 2009 la seconda laurea in Scienze della Nutrizione con voto 110 su 110 e lode. Il passo seguente è l’abilitazione per avviarmi da subito alla professione di biologo nutrizionista. L’inizio di questa nuova avventura coincide con la seconda professione di docente e relatore in vari convegni su tutto il territorio nazionale, in quanto responsabile scientifico della NutriForm, società di formazione ed eventi.

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