Disordine e psiche… cosa c’entrano i cibi ipercalorici? Disordine e ingrassamento, nuovi studi scientifici
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Disordine e psiche… cosa c’entrano i cibi ipercalorici? Disordine e ingrassamento, nuovi studi scientifici

Disordine e psiche… cosa c’entrano i cibi ipercalorici? Disordine e ingrassamento, nuovi studi scientifici

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Disordinati d’Italia mettete in ordine se volete dimagrire! Disordine e cibi ipercalorici cosa hanno in comune?

Disordine e psiche… cosa c’entrano i cibi ipercalorici? Disordine e ingrassamento, nuovi studi scientifici
Disordine e psiche… cosa c’entrano i cibi ipercalorici? Disordine e ingrassamento, nuovi studi scientifici

 

Consumare un pasto all’interno di una stanza in disordine ci renderebbe propensi a scegliere cibi ipercalorici.

Come può il disordine, per esempio quello di una cucina messa sotto sopra, influenzare il nostro comportamento alimentare… ce lo siamo mai chiesti?

Disordinati o meno quando si parla di chili di troppo, si fa poco caso all’ambiente circostante; le emozioni e gli stati d’animo sono di certo molto più gettonati quando si fa riferimento ad ingrassamento e dimagrimento.

Disordine e psiche: il disordine è correlato all’ingrassamento?

Se oltre all’aspetto emotivo ci fosse qualcos’altro che influenzi il nostro modo di alimentarsi, se lo sono chiesti i ricercatori della Cornell University di Ithaca (Stati Uniti) e della UNSW di Sydney (Australia) proponendo uno studio su come il disordine spinga a mangiare di più soprattutto nei periodi in cui si è sotto pressione.

Secondo gli studiosi chi è solito consumare pasti in ambienti privi di ordine, è portato a mangiare cibi poco salutari, effetto che si amplifica nei periodi di maggiore stress.

I partecipanti allo studio scientifico, condotto su un centinaio di studentesse, sono state messe a confronto in due tipi di ambienti ovvero una cucina disordinata e rumorosa ed una invece ordinata e tranquilla; entrambe le cucine contenevano 3 tipi di contenitori rispettivamente colmi di biscotti, carote e cracker.

Le partecipanti all’esperimento sono state invitate, prima di entrare negli ambienti assegnati, a descrivere un periodo positivo della loro vita ed uno negativo o difficile in cui si sono sentite fuori controllo.

Disordine e cibi ipercalorici.

L’esperimento ha rivelato che le studentesse che erano entrate e rimaste nella stanza disordinata avevano consumato il doppio dei biscotti rispetto alle studentesse che invece erano state assegnate alla cucina ordinata e tranquilla, tale dato aumentava tra quelle che si sentivano sotto pressione; mentre l’ambiente in disordine non aveva influenzato il consumo ne di cracker ne delle carote.

Quindi i ricercatori, alla fine di questa ricerca hanno affermato che mangiare in un ambiente disordinato spinge il soggetto ad alimentarsi con cibi poco salutari e potrebbe essere controproducente per il proseguimento di una dieta. Il concetto è che il cervello tende a pensare che se ogni cosa è fuori controllo allora è giustificato che lo sia anche la persona.

Perciò iniziamo una corretta e sana alimentazione in un ambiente pulito e prendiamoci più tempo per consumare i pasti, senza fretta o pressioni esterne.

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Francesco Garritano
Author: Francesco GarritanoWebsite: http://ilcentrotirreno.it/nutrizione/
Responsabile Scientifico del Supplemento NUTRIZIONE del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Biologo Nutrizionista e Professionista GIFT. Studio, Passione ed Esperienza per il benessere fisico-psichico dei miei pazienti! Nel 2003 conseguo la mia prima laurea in Chimica e tecnologia farmaceutiche, voto 110 su 110 e lode, con tesi di laurea in Biochimica Applicata che diventa pertanto la prima importante esperienza in campo farmaceutico. Nel 2007 ritorno “sui libri” per conseguire nel 2009 la seconda laurea in Scienze della Nutrizione con voto 110 su 110 e lode. Il passo seguente è l’abilitazione per avviarmi da subito alla professione di biologo nutrizionista. L’inizio di questa nuova avventura coincide con la seconda professione di docente e relatore in vari convegni su tutto il territorio nazionale, in quanto responsabile scientifico della NutriForm, società di formazione ed eventi.

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