Le vicende personali e i traumi possono influire sul sistema immunitario?
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Mer, Apr

Le vicende personali e i traumi possono influire sul sistema immunitario?

Le vicende personali e i traumi possono influire sul sistema immunitario?

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Sembra insolito prendere in considerazione i traumi emotivi come elementi importanti alla base di un problema autoimmune. Eppure, le nostre vicende personali influiscono più di quanto possiamo immaginare sulla nostra salute e anche sul nostro sistema immunitario: ne ho parlato in questo articolo, permettendovi di scoprire alcune verità che si devono sapere riguardo le cause che sono alla base di un problema autoimmune. Vi invito pertanto alla lettura!

Le vicende personali e i traumi possono influire sul sistema immunitario?
Le vicende personali e i traumi possono influire sul sistema immunitario?

 

Come ben sapete, dedico il mio tempo alla professione prendendomi cura dei pazienti che ricevo nelle visite e dedicando il mio tempo alle persone che sono iscritte ai miei gruppi e alla mie pagine, come il gruppo sulla Tiroidite di Hashimoto , il gruppo sulla Fibromialgia e la mia pagina ufficiale Francesco Garritano – Biologo Nutrizionista : in questi ultimi tempi, ho notato sempre più domande da parte di numerose persone, che chiedevano appunto se fosse possibile essere affetti da una malattia autoimmune in seguito ad un avvenimento traumatico nella propria vita. In particolare, alcuni soggetti mi hanno parlato di eventi luttuosi, di separazioni gravi, di delusioni importanti, e di tanti altri episodi che hanno segnato in maniera incisiva l’assetto psicologico della persona.

Voglio rispondere alle vostre domande chiarendo in questo articolo il discorso su questa correlazione, che appunto esiste, andando ad approfondire la tematica con evidenze scientifiche importanti.

Traumi emotivi e sistema immunitario

Un trauma emotivo può generare un’anomalia salutistica nel nostro organismo, non solamente in termini di depressione e umore negativo. Eventi quali la morte di un congiunto, la separazione, il licenziamento, la grave crisi di coppia, la missione in zone di guerra, la sofferenza successiva a un incidente o a una malattia invalidante, sono tutte possibili cause di una malattia autoimmune .

Un’importante prova ci viene fornita da un importante studio svedese pubblicato nel giugno 2018, il quale ha messo in luce che a seguito di un evento drammatico (fisico o psichico che sia), che abbia scatenato una sindrome da stress post-traumatico, il rischio di ammalarsi di una malattia autoimmune aumenta in maniera significativa del 40% e il rischio di avere più malattie autoimmuni è addirittura triplicato, vicino al 300% in più, rispetto alla normale incidenza di tali malattie. Questa ricerca ha confermato ulteriormente delle evidenze rilevate già in passato su veterani militari statunitensi, che avevano vissuto esperienze traumatiche in zona di guerra, sui quali si era potuta verificare la maggiore comparsa di malattie autoimmuni al loro rientro a casa.

In questo recente studio, si è visto qualcosa di particolare: in maniera eccezionalmente più spiccata, proprio nelle persone inferiori ai 30 anni la possibilità di ammalarsi di una malattia autoimmune a distanza di oltre un anno dalla vicenda traumatica raggiungeva il 50% in più rispetto ai soggetti che non hanno subito un trauma incisivo, e invece nelle persone di oltre 50 anni l’aumento era “solo” del 23% rispetto ai soggetti che non hanno vissuto tale trauma. Inoltre, proprio come contro-prova che non stiamo parlando di una causa ereditabile in questo contesto, si è anche visto che i fratelli o i familiari dei soggetti che hanno avuto il trauma non hanno contratto nel tempo una malattia autoimmune: capiamo bene che un trauma personale può segnare davvero molto la salute di una persona.

Il sistema immunitario è molto sensibile alle vacillazioni sul benessere della persona, solitamente ne bilancia l’integrità, la salute, come una sorta di “tampone omeostatico” ai problemi, ma quando un trauma è violento e segna molto la persona, esso può perdere il controllo della situazione e iniziano ad insorgere malattie. Malattie che possono essere sia autoimmuni, ma anche degenerative: infatti, la depressione prolungata, l’inibizione dei segnali serotoninergici e noradrenergici in una persona che sta male, tutti questi problemi possono condurre un soggetto verso uno stress psico-fisico che sta alla base di tiroiditi, fibromialgia, lupus, artrite reumatoide, sclerodermia, sclerosi multipla e tante altre patologie.

Perché questo? Alla base della sofferenza e del trauma, nel nostro organismo si verifica una iperproduzione di citochine infiammatorie (NGF, BAFF, PAF, TNF-alfa ed altre ancora), con lo sviluppo di malattie autoimmuni e l’attivazione di malattie degenerative come appunto ho citato prima.

Traumi emotivi: come vincere a testa alta

Per agire in modo producente nei confronti del nostro organismo, è essenziale  dare un aiuto al sistema immunitario proprio andando a controllare i livelli di infiammazione, alla cui base sono presenti proprio queste citochine infiammatorie che si generano.

Bisogna fare molta attività fisica, ancora di più rispetto a quanta se ne faceva precedentemente: il rilascio di serotonina e di molecole “positive” dà un forte sostegno al momento traumatico che si sta vivendo, aiuta a scaricare energia negativa che si è accumulata e rinforza molto il nostro organismo. In più l’alimentazione ricca in frutta e verdura, il rispetto dell’orologio biologico, la qualità dei cibi utilizzati, la calma insulinica devono essere sempre presenti. Fare yoga, correre, rilassarsi facendo movimento  mentre si prendono dei momenti di riflessione, soprattutto in luoghi aperti, sono di forte sostegno sia morale che fisico.

Inoltre, per qualsiasi tipologia di problema che riguarda il benessere e il raggiungimento di un migliore stato psico-fisico, vi ricordo che farsi aiutare da uno specialista, da un biologo nutrizionista, è di fondamentale importanza per avere la soluzione migliore nel raggiungere importanti obiettivi di miglioramento: proprio come ho scritto nel mio primo libro “Il dimagrimento parte dalla testa”, è importante, anche per gli episodi di trauma personale, avere persistenza, motivazione, forza, per tenere duro e non darsi mai per vinti, anche nelle situazioni meno piacevoli.

Fonti bibliografiche:

  • Song H et al. Association of Stress-Related Disorders With Subsequent Autoimmune Disease. JAMA. 2018 Jun 19;319(23):2388-2400.

 

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Francesco Garritano
Author: Francesco GarritanoWebsite: http://ilcentrotirreno.it/nutrizione/
Responsabile Scientifico del Supplemento NUTRIZIONE del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Biologo Nutrizionista e Professionista GIFT. Studio, Passione ed Esperienza per il benessere fisico-psichico dei miei pazienti! Nel 2003 conseguo la mia prima laurea in Chimica e tecnologia farmaceutiche, voto 110 su 110 e lode, con tesi di laurea in Biochimica Applicata che diventa pertanto la prima importante esperienza in campo farmaceutico. Nel 2007 ritorno “sui libri” per conseguire nel 2009 la seconda laurea in Scienze della Nutrizione con voto 110 su 110 e lode. Il passo seguente è l’abilitazione per avviarmi da subito alla professione di biologo nutrizionista. L’inizio di questa nuova avventura coincide con la seconda professione di docente e relatore in vari convegni su tutto il territorio nazionale, in quanto responsabile scientifico della NutriForm, società di formazione ed eventi.

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