Afte e disordine infiammatorio: con qualche accorgimento in più, vanno via!
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Gio, Apr

Afte e disordine infiammatorio: con qualche accorgimento in più, vanno via!

Afte e disordine infiammatorio: con qualche accorgimento in più, vanno via!

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Le afte sono delle manifestazioni cutanee a livello della bocca e delle zone circostanze che possono essere fastidiose per chi ne è colpito. Ma vi dirò di più: se ne soffrite spesso, è solamente perché c’è qualcosa che dovreste correggere nel vostro stile di vita. Buona lettura, ho scritto qualche informazione a riguardo per voi!

Afte e disordine infiammatorio: con qualche accorgimento in più, vanno via!
Afte e disordine infiammatorio: con qualche accorgimento in più, vanno via!

 

Che cos’è l’afta?

La conosciamo un po’ tutti: l’afta non è altro che una erosione, sotto forma di lesione, caratteristica delle mucose, le quali sono tratti di tessuto cutaneo più sottili e meno cheratinizzati, e può essere singola, a gruppi di lesione, estesa oppure localizzata. Il disturbo in sé prende il nome di aftosi, oppure stomatite aftosa. Quali sono le aree che maggiormente vengono colpite dalle lesioni? Esse possono coinvolgere la bocca e le lesioni compaiono sulle gengive, sopra o sotto la lingua, sul palato, sulle labbra o in prossimità delle tonsille. Raramente le afte si possono trovare sulla congiuntiva, ai genitali e nel naso, ma ciò accade solamente quando si ha il sistema immunitario molto debilitato.

Causa delle afte

Quando si parla di afte, si parla di un problema che, una volta comparso, si ripresenta in forma recidivante in circa il 40-50% dei casi, come parlano le statistiche. Il motivo per cui ciò accade è dovuto al fatto che la nutrizione scorretta, lo stile di vita non preciso o alcune patologie possono essere la causa di un sistema immunitario che va a reagire negativamente: infatti, le afte non sono trasmissibili proprio perché è una manifestazione di natura immunitaria e non microbica, come si potrebbe pensare.

Siccome la comparsa delle afte è strettamente connessa con un processo infiammatorio che trova tra le sue radici nell’innalzamento dell’infiammazione generalizzata, vediamo bene che l’aumento dell’infiammazione da cibo). La relazione col cibo è strettamente implicata con la comparsa delle afte, che trova tra le sue possibili cause uno stato di infiammazione intestinale che non permette il corretto assorbimento dei nutrienti o una dieta che non apporti vitamine e sali minerali indispensabili nelle quantità ottimali. In maniera particolare, ferro, folati, vitamina B6, B12 e vitamina D risultano più carenti in chi soffre di afte rispetto che nel resto della popolazione. Purtroppo questo può essere dovuto ad un ridotto apporto quotidiano di frutta e verdura fresca e la disattenzione riguardo l’utilizzo di carboidrati integrali o leguminose peggiorano una situazione di disagio intestinale e di carenza nutrizionale (in sali minerali, vitamine e fibra).

Ma non sono solamente queste le cause principali della comparsa di afte. Molte delle volte, la loro comparsa si può associare a momenti di importante stress o di stanchezza intensa; anche patologie infettive, infiammatorie, di natura immunosoppressiva, possono esserne la causa: capire i meccanismi che vi sono alla base del problema è di fondamentale importanza per correggere una mancanza o un problema, agendo quindi a monte e provvedendo alla risoluzione dello stesso.

Trattamento delle afte

Abbiamo compreso, quindi, che il controllo dell’infiammazione generalizzata ha un ruolo essenziale nella riduzione e nel trattamento efficace del disturbo.  Attraverso la riduzione dell’infiammazione da cibo si può trattare il problema delle afte, tanto più se ciò è associato alla corretta integrazione vitaminica e in sali minerali e al giusto supporto per gestire lo stress in maniera ottimale. Una corretta nutrizione durante tutta la giornata (a partire dalla prima colazione) e l’uso della giusta quantità (abbondante) di fibra e di frutta e verdura fresca sono elementi da considerare comunque essenziali al trattamento, nella propria quotidianità, così come può essere utile l’utilizzo di probiotici specifici e la corretta integrazione della vitamina D. Quindi, avere delle abitudini alimentari il più possibile corrette nella propria quotidianità è uno stimolo positivo anche per il benessere della nostra mente e controllare l’infiammazione, sia rispettando il proprio profilo personale che tramite un corretto stile di vita, non può che essere di ulteriore supporto per vivere una vita non solo sana, ma anche serena. Inoltre, per citare qualche possibilità di integrazione, la Quercetina è risultata utile nel ridurre la durata dell’ulcerazione e nel ridurre le recidive; l’assunzione di 2 grammi di vitamina C al giorno si è dimostrata efficace nel ridurre la comparsa delle afte nell’adolescente e il senso di dolore in caso di recidiva. Sciacqui fatti con il bicarbonato di sodio (da sputare dopo averlo tenuto in bocca per qualche minuto) possono essere di supporto nella riparazione tissutale e nella guarigione della lesione già comparsa. Infine, vorrei ricordare l’importanza di un elemento da tenere in considerazione: la carenza di vitamina B12, presente solo nei prodotti di origine animale, potrebbe essere tra le cause del disturbo.

Fonti bibliografiche:

  • Akintoye SO, Greenberg MS. Recurrent aphthous stomatitis. Dent Clin North Am. 2014 Apr;58(2):281-97.

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Francesco Garritano
Author: Francesco GarritanoWebsite: http://ilcentrotirreno.it/nutrizione/
Responsabile Scientifico del Supplemento NUTRIZIONE del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Biologo Nutrizionista e Professionista GIFT. Studio, Passione ed Esperienza per il benessere fisico-psichico dei miei pazienti! Nel 2003 conseguo la mia prima laurea in Chimica e tecnologia farmaceutiche, voto 110 su 110 e lode, con tesi di laurea in Biochimica Applicata che diventa pertanto la prima importante esperienza in campo farmaceutico. Nel 2007 ritorno “sui libri” per conseguire nel 2009 la seconda laurea in Scienze della Nutrizione con voto 110 su 110 e lode. Il passo seguente è l’abilitazione per avviarmi da subito alla professione di biologo nutrizionista. L’inizio di questa nuova avventura coincide con la seconda professione di docente e relatore in vari convegni su tutto il territorio nazionale, in quanto responsabile scientifico della NutriForm, società di formazione ed eventi.

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