Pallavolo: che forte il ''sesso debole''!
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
16
Mar, Apr

Pallavolo: che forte il ''sesso debole''!

Pallavolo: che forte il ''sesso debole''!

Articoli Nutrizione
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Le ragazze nella pallavolo portano alta la bandiera di quello che comunemente è detto “sesso debole” che scrolla via l’aggettivo debole, con la forza di volontà e con la tenacia

Un esempio ce lo da la squadra femminile Pomì di Casalmaggiore, comune lombardo di appena 15 mila abitanti, che ha vinto lo scudetto della serie A1 di pallavolo femminile e la supercoppa Italia 2015 di volley femminile. Questi successi sono stati un’impresa per la squadra delle giovani atlete che deve diventare un esempio di agonismo per tutte le squadre di pallavolo d’Italia.

Volley De Seta Casa azione, foto by Michele De Marco (Cosenza Sportiva.it)
Volley De Seta Casa azione, foto by Michele De Marco (Cosenza Sportiva.it)

 

In un mondo come quello della pallavolo, che sembra essere disegnato a misura d’uomo, raggiungere un tale traguardo, per una squadra femminile di provincia, è sicuramente un successo. Il modello prestativo della pallavolo, infatti, differisce tra donne e uomini: a causa della differenza naturale nelle misure antropometriche, la pallavolo richiederà un maggior impegno metabolico alle donne.

Gli uomini sicuramente sono in grado di colpire la palla fino ad un metro più in alto della rete mentre le donne arrivano massimo a 60 cm; in media la differenza in altezza tra i due sessi è di 15 cm, ma se a questo si aggiunge un reach minore di 30 cm nelle donne e di una differenza di salto di 20 cm, il divario aggiuntivo è già di 50 cm contro una differenza di altezza di rete che è solo di 22 cm: è chiaro che in termini di gioco la differenza tra una partita maschile e femminile è marcata, rendendo forse, il gioco maschile, più interessante.

In termini tecnici, nella pallavolo, ciò che rende un uomo più agevolato di una donna, è lo sviluppo della forza fisica, in quanto gli uomini hanno per natura, muscoli con caratteristiche contrattili migliori, un miglior controllo neuromuscolare e una maggiore capacità di coordinazione. Il sesso maschile, ha, poi, una più forte potenza muscolare nelle gambe, proprio in termini di peso, mentre nel totale le donne hanno una forza pari al 63,5% rispetto a quello maschile.

La forza massima isometrica è maggiore del 30% negli uomini rispetto alle donne mentre la forza massima, parametro correlato strettamente alla prestazione nel volley femminile, aumenta in egual modo sia in uomini che nelle donne. Per quanto riguarda il salto verticale, nelle donne c’è una percentuale del 25% di differenza tra quello effettuato da fermo rispetto a quello in corsa, rispetto al 18% di differenziale nell’uomo, questo perché la donna sfrutta meglio l’elasticità nella rincorsa.

Queste differenze presenti per natura, si proiettano allora negli allenamenti, che per le donne richiedono una maggiore integrazione, soprattutto sui lavori di forza. Quello femminile, nella pallavolo sembra confermarsi come sesso debole, in quanto, alle donne è richiesta una maggiore attenzione al controllo del peso, per via del diverso assetto metabolico e all’incolumità fisica, poiché nelle donne è più alto il rischio di lesioni, per via di una minore forza muscolare e una più bassa resistenza legamentosa, oltre che un assetto del ginocchio più sfavorevole.

Le pallavoliste allora devono dare una maggiore importanza alla nutrizione per mantenere un peso ideale, nonostante gli sbalzi ormonali a cui sono soggette rispetto agli uomini: una corretta e sana alimentazione permetterà un ottimo stato psico-fisico. Un occhio di riguardo da parte delle ragazze che praticano pallavolo va dato, poi, agli esercizi preventivi per le lesioni anatomiche che gli allenamenti e l’attività agonista possono causare, magari integrando anche con i micronutrienti che rafforzino la struttura ossea.

Tuttavia quello che alle donne non manca è la forza emotiva che supera ogni differenza fisica, che non si cura delle altezze e delle resistenze, ma che riesce a difendere il mondo sportivo delle donne e schiacciare con tenacia, vincendo le più grandi sfide nella vita.  

 

NUTRIZIONE "il Centro Tirreno.it"

Direttore Scientifico dott. Francesco Garritano, biologo nutrizionista

info tel. 347-2481194 - email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

il Nutrizionista risponde

 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Francesco Garritano
Author: Francesco GarritanoWebsite: http://ilcentrotirreno.it/nutrizione/
Responsabile Scientifico del Supplemento NUTRIZIONE del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Biologo Nutrizionista e Professionista GIFT. Studio, Passione ed Esperienza per il benessere fisico-psichico dei miei pazienti! Nel 2003 conseguo la mia prima laurea in Chimica e tecnologia farmaceutiche, voto 110 su 110 e lode, con tesi di laurea in Biochimica Applicata che diventa pertanto la prima importante esperienza in campo farmaceutico. Nel 2007 ritorno “sui libri” per conseguire nel 2009 la seconda laurea in Scienze della Nutrizione con voto 110 su 110 e lode. Il passo seguente è l’abilitazione per avviarmi da subito alla professione di biologo nutrizionista. L’inizio di questa nuova avventura coincide con la seconda professione di docente e relatore in vari convegni su tutto il territorio nazionale, in quanto responsabile scientifico della NutriForm, società di formazione ed eventi.

Nutrizione - Salute e Benessere
Notizie su nutrizione e alimentazione

Seguici anche su Facebook

Ti potrebbero interessare anche:
home-2-ads-nut-cca-001