A chi non è capitato di improvvisare una dieta per perdere peso entro l’estate, per raggiungere risultati entro poco tempo? E spesso queste diete sono dettate dai social media, dall’amico, dall’istruttore di palestra, o addirittura da sé.
Gli svantaggi delle diete ipocaloriche
Il risultato delle diverse diete ipocaloriche che si fanno nel tentativo di dimagrire è un risultato prettamente temporaneo (dove spesso quello che si perde è più muscolo che grasso) e che ha come prezzo da pagare il recupero del peso (in massa grassa) perduto non appena termina il regime ipocalorico intrapreso, regime spesso impossibile da sostenere in tempi prolungati in quanto l’organismo reagisce con fame incontrollata, voglia di abbuffate e perdita di energia durante il giorno.
Purtroppo il problema non finisce qui: le diete ipocaloriche hanno come conseguenza principale il blocco del metabolismo come risultato della graduale riduzione calorica a cui si è andati incontro. Si parla di blocco metabolico quando il nostro metabolismo basale, ovvero l’energia del nostro metabolismo in condizioni di riposo, risulta abbassato e questo comporta il facile accumulo di massa grassa, nonché di problemi pertinenti agli assi ormonali e alla produzione di energia per le più comuni attività quotidiane.
Dimagrire sacrificandosi in termini di fame o ragionando esclusivamente basandosi sulle calorie risulta, quindi, un fallimento.
Addirittura, uno tra i pilastri fondamentali del dimagrimento, unito da una costante attività fisica quotidiana, è dato dalla colazione abbondante.
Studi condotti su donne che hanno assunto molto più cibo a colazione rispetto agli altri pasti nell’arco della giornata, hanno evidenziato come queste ultime avessero perso più massa grassa e anche diminuito il senso di fame durante il giorno rispetto a donne che hanno mangiato di più a cena anziché a colazione. Ciò è dovuto non solo all’attivazione di processi di calma insulinica, giusta azione fisiologica dell’ormone leptina ma anche all’ormone grelina che viene prodotto dalle cellule dello stomaco, che aiuta a sentirsi più sazi e a desiderare di assumere meno cibo nell’arco della giornata.
Un regime dietetico che incorpora questo importante pilastro del benessere e del dimagrimento è la dieta GIFT.
Ciò che il regime dietetico GIFT si presuppone è quello di dimagrire in modo sano, ragionando in termini di segnali ormonali i quali permettono non solo la regolazione della fame e il raggiungimento del benessere psico-fisico, ma quanto l’attivazione metabolica (ovvero l’aumento del metabolismo basale).
La dieta GIFT va ad agire sullo stile di vita, educando la persona a saper mangiare senza che si parli più di sacrificio o di “mantenimento”. Ormai faccio parte della rete GIFT da un bel po’ di anni, condivido a pieno i principi e li metto in pratica nella clinica quotidiana. E tu? Cosa aspetti a cambiare il tuo stile di vita?
Fonti bibliografiche:
- Schusdziarra V. et al. Impact of breakfast on daily energy intake–an analysis of absolute versus relative breakfast calories. Nutr J. 2011 Jan 17;10:5